Asl Avellino, 10 dipendenti sospesi senza stipendio: hanno rifiutato il vaccino

infermieri


Arrivano le prime sospensioni a causa dei dipendenti no vax. L’Asl di Avellino ha infatti deciso di sollevare – momentaneamente – dall’incarico, i propri dipendenti che per il momento hanno rifiutato di fare il vaccino anti covid. Per il personale sanitario infatti il vaccino è obbligatorio e chi non vuole sottoporsi, viene prima sospeso (senza stipendio) e poi licenziato.

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Nelle scorse settimane erano stati sollecitati a vaccinarsi per evitare la sospensione dall’incarico. L’8 agosto scorso l’Asl di Avellino aveva individuato 30 dipendenti, tra medici, infermieri, paramedici e personale amministrativo a contatto con il pubblico, che non avevano ricevuto neppure una dose di vaccino.

La procedura prevede un termine per adempiere all’obbligo e a oggi sono 10 i dipendenti tra il personale medico e sanitario a non aver ricevuto il vaccino anti covid. Di qui la decisione del manager dell’Asl di sospendere fino alla fine del 2021 chi si ostini a rifiutare la somministrazione del vaccino. Chi non ha risposto alle sollecitazioni nei giorni scorsi subirà la sospensione dello stipendio, fino a nuove disposizioni.

Quella di Avellino però non è la prima Asl campana che prende una decisione del genere. Il 6 agosto scorso l’Asl Napoli 2 aveva sospeso una ventina di dipendenti no-vax.


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