Morte Antonio, Don Patriciello: “L’ho battezzato io. Ha pagato un prezzo altissimo”


Sulla morte di Antonio Natale, il 22enne scomparso e ritrovato privo di vita nei pressi del campo rom di Caivano, è intervenuto Don Maurizio Patriciello, il parroco della zona, da sempre impegnato nella battaglia contro la criminalità.

Morte Antonio Natale, Don Patriciello: “Ha pagato un prezzo altissimo”

Intervenuto ai microfoni di ‘Sì Comunicazione’, Don Patriciello ha dichiarato: “Antonio, come la maggior parte dei giovani del Parco Verde, l’ho battezzato io. Sono andato a vedere nel registro, l’ho battezzato il 19 settembre 1999, aveva sei mesi. Ora è andato con il Signore quasi certamente la sera stessa della scomparsa, nel giorno di San Francesco”.

“Io l’ho battezzato poi di solito i ragazzi arrivano all’adolescenza e non li vedi più. Lo vedevo passare sulla moto ma non gli parlavo da tanto tempo. Io prendo Antonio come l’emblema di un ragazzo del Parco Verde che ha ceduto al canto maledetto delle sirene della camorra, del buco nero, ci è cascato dentro e a 22 anni ha terminato in un modo tragico la sua vita”.

Facendo leva sugli interventi da adottare per garantire la sicurezza dei residenti della zona, Don Patriciello ha continuato: “La famiglia ha vissuto 15 giorni di agonia. Per certi aspetti ieri sera quando ho saputo che era stato ritrovato il cadavere ho ringraziato il Signore perché avevo il timore di una lupara bianca. Almeno adesso la mamma sa che suo figlio è morto. Ha pagato un prezzo altissimo. Ora avrà una tomba dove deporre un fiore. Speriamo che le forze dell’ordine possano permettere un funerale per portarlo in chiesa e dire una parola di conforto. Altro non ci resta da dire”.

Al momento, sulle cause della morte, l’ipotesi più plausibile pare essere la punizione per uno sgarro forse legato all’impossessamento di una somma derivante da una partita di droga. Intanto proseguono le indagini per ricostruire la dinamica dei fatti. Intanto si fa strada un’ipotesi di tradimento da parte di un suo amico e il coinvolgimento di altri due ragazzi. Altre indiscrezioni riguardano il presunto responso di una chiromante che avrebbe indirizzato gli inquirenti sul luogo del ritrovamento del corpo. In più è emerso che il giovane sarebbe già stato pestato per soldi poco prima della scomparsa. 


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