ALLERTA METEO/ Ancora maltempo in Campania: possibili fulmini e grandinate


La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di allerta meteo per piogge e temporali con livello di criticità idrogeologica di colore Giallo per la giornata del 25 novembre, valido a partire dalla mezzanotte.

Sono interessate all’allerta meteo le seguenti zone: (Zona 1: Piana campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana; Zona 2: Alto Volturno e Matese; Zona 3: Penisola Sorrentino-Amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini). Si prevedono precipitazioni sparse, rovesci e temporali, anche intensi, associati a raffiche di vento. Saranno possibili grandinate e fulmini.

I fenomeni temporaleschi saranno caratterizzati da rapidità di evoluzione e incertezza previsionale. L’avviso di allerta meteo emanato oggi termina alle ore 18 di domani, giovedì 25 novembre ma l’attuale quadro meteo è destinato a permanere sul territorio regionale: la Protezione civile seguirà l’evolversi della situazione emanando, eventualmente, ulteriori avvisi.

La Protezione Civile raccomanda pertanto alle autorità competenti di porre in essere tutte le misure atte a prevenire e contrastare i fenomeni previsti, con particolare riferimento al rischio idrogeologico che potrebbe dar luogo, tra l’altro, a frane e caduta massi anche in assenza di precipitazioni.

Attenzione va posta anche alla corretta tenuta del verde pubblico e delle strutture esposte alle sollecitazioni dei venti: sono possibili la caduta di rami o alberi e danni alle coperture o strutture provvisorie. Si raccomanda altresì di prestare la massima attenzione ai successivi avvisi della Protezione Civile.

Dal punto di vista del rischio idrogeologico sono segnalati fenomeni di impatto al suolo come:

– Ruscellamenti superficiali e possibili fenomeni di trasporto di materiale;

– Possibili allagamenti di locali interrati e di quelli a pian terreno;

– Scorrimento superficiale delle acque nelle sedi stradali, possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche con tracimazione e coinvolgimento delle aree depresse;

– Innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, ecc);

– Possibili cadute massi in più punti del territorio;

– Fenomeni franosi.​


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