Durata del Green Pass, scuola e zone di controllo: Governo verso nuove misure


Per fronteggiare l’emergenza coronavirus il Governo sta valutando l’introduzione di nuove misure che andrebbero a modificare le attuali regole su Green Pass, scuola e sistema dei colori.

Governo verso nuove misure su Green Pass, scuola e zone

Si fa sempre più concreta l’ipotesi di rilasciare una certificazione verde senza scadenza ai soggetti immunizzati con tre dosi. Una novità che potrebbe divenire operativa già dal 1 febbraio, mese in cui la durata del Green Pass si riduce dai 9 ai 6 mesi, evitando ai cittadini già coperti dal booster di ritrovarsi con un pass scaduto visto che, al momento, non vi è alcuna indicazione riguardo all’eventualità di una quarta dose.

Sul tavolo dell’esecutivo spicca anche la proposta avanzata dalle Regioni relativa all’archiviazione delle zone di colore. L’idea più accreditata è quella di tenere in piedi soltanto la fascia rossa, alleggerendo le restrizioni ma allo stesso tempo mantenendo attivo un sistema di controllo.

Ad annunciarlo è il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che, intervenuto al Tg1, ha dichiarato: “C’è il tema di superare il sistema a colori e credo che andremo verso questa direzione. Mantenere la zona rossa come zona di controllo e monitoraggio ma togliere le restrizioni in quella zona significa dare fiducia ai cittadini, quei 47 milioni di vaccinati, e alle attività economiche”.

Anche il comparto scolastico si avvia verso protocolli meno rigidi. Il Governo, infatti, sembra orientato verso una semplificazione delle norme che, come reso noto da ‘Il Corriere della Sera’, dovrebbero essere ufficializzate tramite una circolare nelle prossime ore. Il rientro a scuola, per gli allievi risultati positivi al covid, dovrebbe essere consentito semplicemente esibendo un tampone antigenico o molecolare negativo, senza alcun certificato medico.

Anche per gli studenti under 12, guariti o vaccinati, inoltre, verrebbe meno il ricorso alla didattica a distanza con due o più positività rilevate in classe. Probabilmente non dovranno sottoporsi al tampone, se asintomatici, rispettando l’obbligo di indossare la mascherina ffp2 e osservando un regime di autosorveglianza. Un orientamento in linea con le misure proposte dai Governatori che chiedono di tenere in isolamento solo gli studenti positivi sintomatici.


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