De Luca su mascherina all’aperto e scuola: “Dal governo comunicazioni false, solo propaganda”


Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, conferma la decisione presa di continuare a far rimanere l’obbligo di mascherine all’aperto su tutto il territorio. Una scelta che va in controtendenza rispetto a quella nazionale ma che viene spiegata nel dettaglio dal presidente nella consueta diretta del venerdì pomeriggio.

DE LUCA SU SCUOLA E MASCHERINE ALL’APERTO

Queste le sue parole:

La situazione sul covid va migliorando in tutta Italia e anche nella nostra regione. Non è un grande sacrificio continuare ad indossare le mascherine, vorremmo evitare finzioni e prese in giro. Il governo dice che non è obbligatorio ma bisogna portarla in tasca e metterla in caso di assembramento. Quando si passeggia in una strada commerciale come si fa a distinguere se c’è o non c’è? E’ molto più semplice indossarla anche perché è obbligatoria sui mezzi di trasporto, nei locali al chiuso, nei negozi. Saltiamo il periodo di carnevale, che è festivo, e ci manteniamo tranquilli“.

Poi un capitolo a parte dedica alla scuola:

Siamo soddisfatti del numero di bambini vaccinati nella fascia sotto i 12 anni, nonostante affermazioni irresponsabili di qualche esponente politico. Non abbiamo condiviso alcune scelte col ministero della pubblica istruzione. Abbiamo contestato l’atteggiamento propagandistico e ha detto che andava tutto bene a metà gennaio ed era una comunicazione falsa. E’ stato un caos in tutta Italia, abbiamo mandato al manicomio i dirigenti scolastici e le famiglie, le mascherine e i tamponi non arrivavano e cosi via. Nonostante questo ci stiamo avvicinando alla normalità, ci interessava vaccinare i più piccoli e avere due settimane di respiro. Tra una propaganda e l’altra, l’ultima di Speranza e Bianchi è stata che il campione che hanno valutato riguarda il 70% delle scuole. Quella a gennaio era all’80%, c’è un venti trenta per cento che non viene considerato e su quel campione tutto va bene sull’80%. Queste sono le tecniche per mistificare la comunicazione, abbiamo 61 scuole sopra i 600 alunni che non hanno un dirigente scolastico, altre che hanno solo un reggente che va a scavalco. C’è una soglia per i dirigenti che sarebbe bene superare, abbiamo decine di docenti, dirigenti campani che vanno altrove fuori la Campania e potrebbero essere utilizzati nelle nostre scuole. Questi sono i problemi che vanno affrontati“.


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