De Luca: “Bollette da paura e rincari su generi alimentari. La guerra durerà a lungo”
Giu 03, 2022 - Veronica Ronza
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto aggiornamento alla cittadinanza, ha fatto il punto sulla situazione economica del Paese parlando dei pesanti rincari, soprattutto sulle bollette, e delle dannose conseguenze della guerra scoppiata in Ucraina.
De Luca: “Rincari e bollette da paura, la guerra durerà a lungo”
Queste le sue parole: “Io ritengo che dobbiamo concentrarci sulle questioni che riguardano la condizione del lavoro. In questi mesi siamo stati tutti un po’ distratti da tante vicende nazionali e internazionali, abbiamo perso di vista quello che diventerà il tema fondamentale e cioè la condizione del reddito”.
La situazione economica del paese si è appesantita, abbiamo un tasso di inflazione dell’8%. Abbiamo un livello altissimo di contratti a tempo determinato dunque un’elevata precarietà. In queste ore stanno arrivando bollette che fanno paura. Quelle dell’elettricità registrano raddoppi o triplicazioni rispetto agli anni scorsi. Sono aumenti impressionati. La benzina ormai si attesta oltre i 2 euro al litro. Per i generi alimentari registriamo aumenti rilevanti sull’ordine del 10/15% a seconda dei prodotti”.
“Io credo che il Governo italiano sempre di più debba concentrarsi su questi problemi. Siamo stati tirati per i capelli nella guerra dell’Ucraina, era inevitabile e giusto ma credo che sia ancora più giusto cominciare a pensare un po’ di più a i problemi dell’Italia. Ci è stato appena riferito dal segretario generale della Nato che la guerra durerà a lungo. A maggior ragione non è superfluo pensare all’Italia e ai problemi dell’Italia visto che siamo il Paese più dipendente da forniture energetiche estere”.
“Se già oggi la situazione dei prezzi al consumo è questa e se abbiamo questo livello di inflazione oggi figuriamoci quello che potrà succedere questo autunno o se si dovessero interrompere le forniture energetiche. Io credo che serva un patto sociale fra mondo del lavoro, delle imprese e governo italiano. La situazione è delicata e richiede il coinvolgimento di tutte le forze sociali”.