L’acqua Ferrarelle nasce a Riardo: dal vulcano spento al geyser nel parco sorgenti


L’acqua Ferrarelle è campana. L’effervescente più famosa d’Italia nasce a Riardo, un piccolo comune di circa duemila anime della provincia di Caserta già esplorato dagli antichi Romani per la ricchezza di minerali, oggi protagonisti assoluti per la produzione dell’acqua.

Un lungo viaggio porta all’imbottigliamento dell’acqua Ferrarelle che ritroviamo sugli scaffali dei supermercati. L’acqua piovana si deposita sul vulcano spento di Roccamonfina. Da lì percorre quindici chilometri attraversando diversi strati sotterranei arricchendosi di sodio, potassio, fluoruro e silice. Un tragitto naturale che si completa ritornando in superficie con il geyser del parco sorgenti di Riardo. Geyser per natura effervescente.

L’azienda negli anni ha sostenuto e preservato la natura collaborando con il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano, ndr). In particolare è nato un parco sorgenti naturale e fruibile a tutti, oltre al restauro di manufatti architettonici ed ad interventi agricoli e sulla vegetazione. Un’ attenzione che offre ai visitatori la possibilità di visitare un’oasi naturale e incontaminata.

FerrarelleNella proprietà di Ferrarelle con la sinergia del FAI è stata recuperata la Masseria Mozzi, un tempo sede dei monaci per poi diventare casa dei contadini della zona al servizio della famiglia Mozzi da cui prende il nome l’antica masseria. Aperta al pubblico come agriturismo si possono assaggiare i prodotti tipici locali oltre ad esplorare la fattoria attraverso una visita didattica adatta anche ai più piccoli.

FONTI: www.fondoambiente.it ; www.ferrarelle.it ; www.masseriadellesorgenti.it

 

 


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