L’ex Behrami: “A Napoli due rapine, ero minacciato. Perciò me ne sono andato”

Behrami


Valon Behrami e le rapine subite a Napoli. L’ex del Napoli che ha vestito la maglia azzurra fino al 2014 ha rilasciato una lunga intervista al giornale svizzero blick. Il centrocampista ha deciso di rimanere a vivere in Italia, a Milano, insieme alla sua famiglia.

Tra le tante dichiarazioni, oltre a ripercorrere i momenti salienti della sua carriera, il giornalista lo incalza su fatti ed aspetti personali. Dal colore dei capelli ai tatuaggi oltre alla sfera sentimentale. Infine le domande si spostano sulle due rapine subite a Napoli. Behrami subì il furto di un orologio e della sua automobile.

Behrami e i furti. Cosa dice nell’intervista

«Ero seduto in macchina, mi hanno seguito, cosa che non ho notato. Hanno rotto lo specchietto laterale, io ho abbassato la finestra. Poi ho avuto la pistola in testa, sono rimasto scioccato, il mio orologio mi è stato tolto. Uno indossava una calza sopra la testa, il secondo l’ho visto». Ed è andato alla polizia.

Questo ha aiutato?
«Sì. L’ho identificato. Nei due o tre mesi che mancavano al processo, mi sentii minacciato dalla famiglia di quell’uomo. Un giorno vado dal parrucchiere con mia figlia  e mi rubano la macchina. Poi ho detto: “voglio andarmene da qui”. Tutto è stato ritrovato. Perché ero un giocatore del Napoli».


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