“Vesuvio erutta, Napoli è distrutta”: il becero coro da stadio diventa una hit su Spotify

"Vesuvio Erutta (Tutta Napoli è distrutta)" - La traccia razzista apparsa su Spotify e poi eliminata


“Vesuvio erutta, tutta Napoli è distrutta” è il triste ritornello che spesso anima le curve degli stadi italiani, da qualche giorno divenuto una vera e propria hit su Spotify, celebre piattaforma musicale utilizzata da milioni di utenti. Un episodio che ha indignato la cittadinanza partenopea spingendo il senatore Sandro Ruotolo, lo scrittore Maurizio De Giovanni, il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il conduttore radiofonico Gianni Simioli a denunciare l’accaduto, chiedendo la rimozione del contenuto dal sito in questione.

“Vesuvio erutta” diventa un hit su Spotify

Il brano, dell’autore Ultras United, riprende le note della canzone “Freed from desire” e, in breve tempo, ha già raggiunto circa 10.000 visualizzazioni. Come da titolo, il testo inneggia alla distruzione della città di Napoli e dell’intero popolo partenopeo sulla scia di quei cori discriminatori che “sporcano” le competizioni calcistiche e che iniziano a spopolare persino sulla nota piattaforma.

“Non è cos ‘e niente. E’ come se fosse diventata una parola d’ordine negli stadi di mezza Italia. Anche quando la squadra avversaria non è il Napoli partono cori razzisti contro i napoletani. Non è goliardia, non sono sfottò. E’ il sintomo di una malattia che c’è nel Paese e la politica, una certa politica, invece di prenderne le distanze le cavalca” – commentano Ruotolo e De Giovanni su Facebook.

“Non sono solo tifosi isolati che quando vengono identificati vanno cacciati a vita dagli stadi. Dobbiamo chiedere alle società di realizzare una campagna di prevenzione. Ma se i cori si dovessero ripetere bisognerà procedere anche alla penalizzazione in classifica. A furia di dire cos ‘e niente rischiamo di diventare niente” – concludono.

Sulla stessa scia Borrelli e Simioli: “Vesuvio erutta è il titolo di una canzone su Spotify. Siamo nel 2022 e dopo tanti anni siamo ancora in questa situazione. Un’Italia poco unita, divisione tra Nord e Sud, augurando catastrofi naturali a una parte del Paese. Tutto questo per quale fine? Per uno sport. Il calcio è uno sport magnifico ma purtroppo viene rovinato da questa categoria di persone ignoranti e cafone. Abbiamo chiesto a Spotify di rimuovere il brano. Si tratta, infatti, di uno dei beceri cori indirizzati da molte tifoserie contro i napoletani. E’ incredibile che si trovi in rete, soprattutto su piattaforme mondiali che dovrebbero avere dei controlli preventivi”.


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