Chef napoletano chiuderà il ristorante: “Sempre vuoto perché hanno scoperto che sono gay”

Mariano Scognamiglio


Lo chef napoletano Mariano Scognamiglio rischia di chiudere il proprio ristorante perché i clienti non apprezzano che sia gay. Dopo due decenni di lavoro e di ascesa economica, Scognamiglio rischia che tutto vada in fumo a causa dei debiti che non riesce più a pagare. La crisi è iniziata a partire dal 2019 e dopo la partecipazione al famoso programma televisivo Quattro Ristoranti condotto da Alessandro Borghese: in quella occasione emerse la convivenza con il suo compagno, mentre in precedenza il suo orientamento sessuale non era mai stato – giustamente – elemento che potesse influenzare la clientela.

 Il ristorante dello chef napoletano sempre vuoto perché si è scoperto che è gay

Mariano Scognamiglio afferma “Nel 2019 abbiamo partecipato alla trasmissione televisiva che ci ha donato visibilità, ma è anche stata la nostra condanna. Nella cittadina in cui viviamo non è stato apprezzato il fatto che siamo una coppia di due uomini che condividono la vita e che ora tutta l’Italia ne è a conoscenza. Per giunta ci si è messa anche la pandemia di covid-19”.

Dopo la messa in onda della puntata, i proprietari del ristorante hanno cominciato a ricevere telefonate intimidatorie ed offensive, con insulti a causa dell’orientamento sessuale. In loro difesa un ex collega: “Lo attaccate perché è omosessuale, e lui e il suo compagno non si nascondono alla vostra vista? Beh, non solo dimostrate di avere pochi argomenti per criticare la sua professione, ma vi mostrate anche per i gretti bifolchi che non siete altro”.

I genitori gravemente ammalati che hanno dovuto accudire

Non è stata l’unica difficoltà, poiché i due hanno dovuto anche accudire i genitori colpiti da gravi malattie: “Dopo aver lasciato una carriera in ascesa e remunerativa alle spalle, gli ultimi venti anni li ho trascorsi accudendo, insieme al mio compagno di vita, gli anziani. Prima una mamma con l’Alzheimer, poi un papà cieco ed infine una mamma (la mia) ammalata, fino alla loro scomparsa. Abbiamo avviato un’attività in proprio che ci ha consentito di poterli accudire gestendo il lavoro e aperto un ristorante”.

Successivamente la partecipazione al programma e dunque il declino accelerato dalla complicata situazione generata dalla pandemia. Lo chef Scognamiglio ha dunque avviato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe: “Ho pensato e ripensato mille volte se e cosa scrivere, sinceramente faccio molta, molta fatica a chiedere aiuto. Il tempo è tiranno e devi mettere nell’armadio l’orgoglio e pensare che chiedere aiuto non è umiliante ma è credere ancora nell’umanità, credere ancora nella solidarietà e pensare che il mio problema potrebbe essere tranquillamente quello di un altro”.

Mariano Scognamiglio poi lancia un appello rivolgendosi direttamente a chi vorrà donare: “Aiutaci a rimetterci in piedi e non chiudere una attività lavorativa di ben 14 anni. La tua donazione è importante perché non abbiamo più nulla ed ora rischiamo che lo stato o la banca ci prenda tutto e saremo costretti a vivere per strada. Il tuo sostegno è di vitale importanza”.


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