Asintomatici al Covid-19, uno studio svela finalmente il segreto dell’assenza di malesseri


Uno studio pubblicato dalla rivista scientifica Nature, ha rivelato la vera motivazione per cui durante la pandemia da SARS-CoV-2, che ha colpito il mondo nel 2020 (solo a Napoli quasi 3 milioni di contagi da inizio 2020), molte persone sono riuscite a rimanere asintomatiche dopo aver contratto il virus. Il grande mistero degli ultimi anni sarebbe stato risolto dalla University of California San Francisco, che avrebbe finalmente trovato la chiave genetica che ha consentito a milioni di persone di non subire conseguenze fisiche gravi nei giorni di positività.

Persone asintomatiche al Covid-19, uno studio spiega il perché

Secondo quanto riportato anche da Repubblica, alla base dell’assenza di sintomi nel periodo di malattia ci sarebbe una variante genetica insita nell’individuo che aiuterebbe il sistema immunitario a riconoscere e quindi a contrastare tempestivamente il virus. Una caratteristica che non impedirebbe il contagio, ma eviterebbe ne eviterebbe le manifestazioni fisiche.

I ricercatori coordinati dall’università americana hanno scoperto che circa il 20% degli asintomatici aveva una mutazione in uno dei geni Hla (denominata HLA-B*15:01), rispetto al 9% di chi mostrava sintomi. Lo specialista Hollenbach ha condotto un’indagine per per comprendere se la variazione dell’HLA potesse indurre, in alcune persone, un’infezione asintomatica con il SARS-CoV-2. La ricerca ha coinvolto 29.947 persone, di cui sono stati monitorati i sintomi e gli esiti del Covid, attraverso uno smartphone.

L’indagine ha evidenziato che 1.428 persone non vaccinate hanno riportato un test positivo per l’infezione da SARS-CoV-2, di cui 136 hanno dichiarato di non avere sintomi. Una persona su cinque rimasta asintomatica dopo l’infezione è risultata portatrice di una variante comune dell’HLA, chiamata HLA-B*15:01. Le persone portatrici di due copie di questa variante sono risultate in grado di avere una risposta positiva, avendo più di otto volte la probabilità di rimanere asintomatiche rispetto a quelle portatrici di altre versioni di HLA.

Inoltre, in un ramo separato dello studio, i ricercatori hanno scoperto che chi è stato precedentemente esposto ai virus stagionali del raffreddore, ha un’immunità preesistente nei confronti del SARS-CoV-2 e potrebbe eliminare rapidamente il virus prima che si presentino i sintomi.


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