Scaturchio chiude a San Gregorio Armeno, gli artigiani: “Offriremo le sue sfogliatelle”

Sfogliatelle frolla


La pasticceria Scaturchio dovrà chiudere definitivamente lo store di San Gregorio Armeno: è giunta la sentenza del TAR che si è schierato dalla parte dei maestri artigiani, impedendo l’apertura di negozi e locali che nulla hanno a che fare con l’attività presepiale.

La pasticceria Scaturchio chiude a San Gregorio Armeno: la sentenza del TAR

Lo scorso settembre la famosa pasticceria napoletana aveva aperto un nuovo punto vendita nel cuore di San Gregorio Armeno ma, a poche ore dall’inaugurazione, ne era stata ordinata la chiusura in applicazione della delibera adottata dal Comune di Napoli per bloccare, nei prossimi 3 anni, la nascita di attività del tutto distanti dalla tradizione del presepe napoletano che caratterizza il luogo.

L’azienda, tuttavia, si era rivolta al TAR presentando ricorso e vincendo la battaglia legale, ottenendo così il permesso per riaprire il locale. Di qui il lancio di una petizione da parte dei commercianti della zona, sostenuti da alcuni cittadini e in particolare da Vincenzo Capuano, presidente delle Botteghe di San Gregorio Armeno.

Ora è giunta l’ultima sentenza del TAR che, diversamente da quanto deciso mesi fa, ha decretato la chiusura di Scaturchio. Un risultato reso noto dallo stesso Capuano che ha commentato: Una grandissima vittoria per tutelare la via dei presepi e dei pastori di Napoli. Il TAR ha dato ragione di fatto alla delibera 246 del 20 luglio del Comune di Napoli che ha voluto tutelare l’ultima via dedicata ad un settore di eccellenza, quella della vendita dei presepi e dei pastori del ‘700″.

“Ora possiamo proseguire con il progetto Scuola dell’arte presepiale Napoletana. Nulla contro le altre eccellenze, specialmente se napoletane, ma proprio per questo dobbiamo tutelarci, anziché boicottarci. Nelle prossime settimane stiamo pensando di organizzare una giornata a San Gregorio, come annunciato in altri interventi, proprio a favore della pasticceria Scaturchio, magari offrendo ai passanti le sue ottime sfogliatelle“.

E’ importante far capire che Napoli è unita ma è ancora più importante tutelare le sue ultime vie caratteristiche, specialmente se oggi che abbiamo dovuto dire addio a Port’Alba come via di libri e cultura, e via San Sebastiano per gli strumenti musicali, come ricordato dal Comune che avrebbe voluto tutelare anche quelle vie con la delibera di luglio”.


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