A Napoli la terapia innovativa contro i linfomi: unica città d’Italia e terza nel mondo


Napoli si attesta ancora una volta tra le città all’avanguardia a livello mondiale nell’ambito della ricerca e sperimentazione sui tumori: è partito oggi, all’Istituto Pascale, l’arruolamento dei pazienti in un protocollo super innovativo per il trattamento dei linfomi. Si tratta dell’unico centro in Italia e terzo nel mondo, dopo l’Australia e la Spagna, ad attuare il nuovo trattamento.

Tumori, al Pascale di Napoli la terapia innovativa contro i linfomi

Si chiama Skyglo il protocollo avviato presso il reparto di Ematologia Oncologica, diretto dal dottor Antonello Pinto, riservato ai soli pazienti di nuova diagnosi, non ancora trattati, e non ancora rimborsabile dal servizio sanitario nazionale. Consiste in una terapia che, sin dalla prima linea di trattamento, sembra contrastare efficacemente il linfoma diffuso a grandi cellule, incrementando in modo significativo le possibilità di guarigione.

Il linfoma diffuso a grandi cellule è il tipo più frequente di linfoma non-Hodgkin, rappresentanto il tumore del sistema linfatico con la maggior incidenza in Europa e in Italia. Dopo oltre un decennio in cui non si erano avute rilevanti novità terapeutiche nel suo trattamento, oggi la speranza è rappresentata proprio da questo innovativo protocollo che racchiude due nuove strategie in grado di aumentare le possibilità di guarigione e sopravvivenza dei pazienti fin dalla prima linea di terapia: gli immunoconiugati e gli anticorpi bispecifici.

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Proprio da uno studio clinico internazionale cui l’Ematologia del Pascale ha fornito il contributo italiano più significativo, ha dimostrato l’efficacia di una terapia basata sull’uso di un anticorpo immunoconiugato, molto più tollerata ed efficace dell’attuale chemioterapia. Di qui l’approvazione a livello mondiale (FDA) ed europeo (EMA) della combinazione di ADC  e chemioterapia come nuovo standard riconosciuto per la terapia del linfoma diffuso a grandi cellule.

Gli anticorpi bispecifici, invece, sono in grado di superare i meccanismi di difesa del tumore fungendo da “braccio” tra le cellule killer del paziente e quelle del linfoma che, legandosi a quelle del sistema immunitario del soggetto, vengono così uccise.

“Le frontiere dell’innovazione hanno confini che si spostano sempre più avanti. Il Pascale è pronto a raccogliere le sfide, anche le più audaci, e sempre più si qualifica come polo di riferimento mondiale. Complimenti ad Antonello Pinto e alla sua fantastica squadra” – è il commento del direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi.


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