È di Napoli il dolce di Natale più buono d’Italia: gli struffoli battono panettone e pandoro


È napoletano il dolce di Natale più amato d’Italia: gli struffoli conquistano il primo posto della classifica stilata da Preply, celebre piattaforma globale per l’apprendimento delle lingue, che stavolta incorona il celebre dessert festivo di Napoli.

Il dolce di Natale più amato d’Italia è napoletano: gli struffoli

Attraverso la raccolta di un elenco di 412 piatti tipici della tradizione e in particolare delle festività natalizie, Preply ha individuato le tavole più ricche d’Italia, facendo rientrare nelle prime 5 posizioni le seguenti Regioni: Lombardia, Sardegna, Calabria, Sicilia e Campania.

La Lombardia si pone al vertice del podio con ben 42 pietanze tra panettone, cappone e polenta. Sono poi le Regioni del Sud a conquistare la Top 5 con la Campania, in particolare, che si aggiudica il primato per la pietanza dolce più cercata in assoluto sul web.

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Il podio dei dolci natalizi che vengono frequentemente cercati dagli italiani sui motori di ricerca online è, infatti, dominato dagli struffoli, le classiche palline fritte napoletane il cui nome di origine greca sta per qualcosa di “forma tondeggiante”. La prelibatezza partenopea ha collezionato circa 35.000 ricerche nell’analisi condotta da Preply.

Al secondo posto si colloca il panettone, con 30.100 ricerche, seguito dalle seadas, con 22.600, il dessert sardo per antonomasia che risulta persino più cercato rispetto all’altro grande protagonista delle feste, il pandoro che registra 20.100 ricerche.

La storia degli struffoli napoletani

La ricetta è molto antica, risalirebbe al tempo della fondazione di Partenope da parte dei Greci, gli stessi che portarono gli struffoli in città. Il nome di questo tipico dolce deriverebbe dalle parole “strongoulos”, che significa arrotondato, e “pristòs” ovvero tagliato. Quindi uno “strongoulos pristòs“, cioè la pallina arrotondata tagliata che  divenne in Magna Grecia uno “strangolapre(ve)te”, gli gnocchetti compatti che strozzavano gli avidi preti.

Qualcun altro fa, invece, derivare la parola struffolo da “strofinare”, il gesto che si fa per lavorare la pasta per modellarla a cilindro prima di tagliare le gustose palline. Da Napoli gli struffoli si sono diffusi in tutta l’Italia centro-meridionale, modificando a volte il nome.


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