Napoli Milionaria, boom di ascolti: quasi 4 milioni di spettatori per il capolavoro partenopeo


Grande successo per Napoli Milionaria, il film tratto dall’omonima commedia di Eduardo De Filippo trasmesso in prima serata su Rai 1 il 18 dicembre, che ha vinto la gara degli ascolti attestandosi come programma più visto in assoluto.

Napoli Milionaria vince gli ascolti: è il programma più visto

La trasposizione cinematografica del capolavoro di Eduardo, con protagonisti Massimiliano Gallo e Vanessa Scalera, ha conquistato 3.779.000 spettatori, pari al 22% di share, conquistando il primo posto della classifica auditel. Al secondo posto la semifinale di Io Canto Generation, su Canale 5, con 2.854.000 spettatori (20% di share).

Seguono Raiduo con Ale & Franz, su Rai 2, con 911.000 spettatori e il 5% di share e Trappola di Cristallo, su Italia 1, con un pubblico di 789.000 e uno share del 4.8%. Su Rete 4 Quarta Repubblica ha totalizzato 652.000 spettatori (4.6% di share) Infine, Farwest su Rai 3 con 689.000 spettatori (4.2% di share).

Napoli ancora una volta domina gli ascolti con contenuti che continuano a tenere incollati al piccolo schermo gli italiani. Stavolta è stata l’opera del gigante del teatro napoletano a raggiungere i grandi numeri, sulla scia del film lanciato in Rai lo scorso anno, tratto dalla celebre commedia Filumena Marturano.

Anche in quel caso era stata la coppia di Imma Tataranni, composta da Massimiliano Gallo e Vanessa Scalera, ad incantare tutti nei ruoli di Domenico Soriano e l’intramontabile Filumena. Napoli Milionaria è riuscita addirittura a superare il dato degli ascolti della Marturano che si attestava sui 3.467.000 spettatori (21.5% di share).

Napoli Milionaria diventa nel nostro film una Napoli di sempre, ambientata nel ’40 ma con un finale che riporta le atmosfere al contemporaneo. Dopo il celebre ha da passà ‘a nuttata, ecco un drone salire dal vicolo del ’40 alla metropoli di oggi con i grattacieli in vista e, in colonna sonora, Gesù Gesù di Pino Daniele” – ha raccontato il regista Luca Miniero.

“La nostra idea, insomma, è che Eduardo parla di oggi e forse anche di domani, e dunque l’unica rivoluzione visiva possibile è rendere contemporaneo il linguaggio senza trucchi e rivoluzioni. Il pensiero è stato semplice e presuntuoso: se Eduardo avesse girato oggi, avrebbe girato così”.


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