A Napoli nasce il Reddito Alimentare, spesa e cibo gratis alle famiglie: come funziona


Il Comune di Napoli lancia il Reddito Alimentare, una misura sociale finalizzata alla riduzione degli sprechi che consente alle famiglie bisognose del territorio di ricevere prodotti alimentari gratis grazie al contributo di aziende e catene di settore che metteranno a disposizione la merce in eccesso per destinarla ai propri concittadini.

A Napoli il Reddito Alimentare, cibo gratis: come funziona

Si tratta di una iniziativa fortemente voluta dall’Assessorato comunale al Welfare e strutturata dal Servizio di Inclusione e Integrazione Sociale. A partire da oggi sono online le manifestazioni di interesse rivolte agli enti del terzo settore, agli esercenti pubblici e privati che vorranno aderire al progetto offrendo la propria collaborazione.

Nel breve partirà, infatti, una sperimentazione che vedrà impegnate proprio le realtà del terzo settore nel raccogliere e redistribuire le eccedenze alimentari dei produttori e degli esercizi commerciali. L’attività sarà completamente co-progettata con gli enti ed efficacemente comunicata grazie a una parte di risorse progettuali dedicate alla pubblicità del progetto.

Un’opera di grande valenza sociale che si lega alla Legge 19 agosto 2016 n. 166 che consente agli operatori del settore alimentare di ottenere agevolazioni fiscali a seguito di donazione di prodotti alimentari favorendo la riduzione dello spreco alimentare. Altro riferimento normativo è la Legge 29 dicembre 2022 n. 197 che ha istituito nello stato di previsione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il Fondo per la sperimentazione del Reddito Alimentare, con la dotazione di 1,5 milioni di euro per l’anno 2023 e di 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024.

“Sono estremamente soddisfatto dell’adesione alla sperimentazione del Reddito Alimentare da parte del Comune di Napoli. I progetti di Reddito Alimentare perseguono la duplice finalità di fornire un contributo alla lotta alla grave deprivazione materiale e contrastare lo spreco alimentare. I destinatari finali dei progetti di reddito alimentare saranno tutte le persone in condizioni di povertà assoluta segnalate ai soggetti donatori dai servizi sociali territoriali competenti, persone indigenti già destinatarie di aiuti alimentari in ambito nazionale o europeo e chiunque ne faccia richiesta in base a un bisogno urgente o indifferibile – ha annunciato l’assessore al Welfare Luca Trapanese.

“Mi sembra la prima risposta concreta alle difficoltà quotidiane delle famiglie, dei giovani disoccupati, dei fragili, di tutti coloro che si perdono perché annebbiati dal necessario che manca. I dati sulla povertà sono drammatici. La povertà è un’onda troppo alta che, anche in seguito alle modifiche del Reddito di Cittadinanza, travolgerà un numero sempre crescente di cittadini. Azioni come queste servono a contenere, con procedimenti virtuosi, la deriva a cui stiamo andando incontro che è anche ambientale. A tal proposito lancio un accorato appello agli enti del Terzo Settore di rispondere alla manifestazione di interesse pubblicata online sul sito del Comune per co-progettare con noi questo servizio che darà loro inoltre la possibilità di aderire a sgravi fiscali”.

Napoli è una delle quattro città italiane in cui verrà sperimentata la misura del Reddito Alimentare. La misura consiste nella distribuzione gratuita di pacchi alimentari realizzati con l’invenduto della distribuzione alimentare, donati dagli esercizi commerciali, che aderiranno alla sperimentazione, in favore dei soggetti in condizioni di povertà assoluta. Sono molto soddisfatta che il tessuto produttivo e commerciale cittadino possa rendersi protagonista di azioni importanti come questa mettendo a disposizione il superplus che rappresenterebbe in alternativa solo costi di conferimento e smaltimento” – ha aggiunto l’assessore al Commercio e al Turismo Teresa Armato.


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