Il Norovirus è l’influenza più diffusa del periodo, dai dolori al vomito: sintomi e trasmissione
Feb 06, 2025 - Veronica Ronza
Norovirus, cos'è e sintomi
Tra i malanni di stagione, a segnare il picco di casi in tutto il mondo, durante questo periodo invernale, è il Norovirus, spesso indicato anche come “virus del vomito” per i particolari sintomi che lo caratterizzano.
Norovirus, picco di casi: cos’è e sintomi
La diffusione di questa pesante forma gastrointestinale sta interessando gran parte del mondo, in particolare gli Stati Uniti, con l’insorgenza di diversi focolai, ma l’allerta riguarda anche la Gran Bretagna. Casi anche in Italia dove gli esperti stanno consigliando di porre particolare attenzione all’igiene personale come il dottor Matteo Bassetti, specialista di Malattie Infettive, che ha segnalato l’importanza di lavarsi spesso le mani.
Il norovirus, infatti, si trasmette essenzialmente da persona a persona, tramite aria o saliva ma anche attraverso il contatto con superfici contaminate. Come reso noto dall’Istituto Superiore di Sanità, isolati e scoperti nel 1972, i Norovirus rappresentano uno tra gli agenti più diffusi di gastroenteriti acute di origini non batterica.
Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore mentre l’infezione dura dalle 12 alle 60 ore. Si tratta, dunque, di una forma virale che, nonostante la comparsa di una sintomatologia abbastanza fastidiosa, tende a risolversi nel giro di qualche giorno. La malattia non ha in genere conseguenze serie e la maggior parte delle persone guarisce in pochi giorni, senza alcuna complicazione.
I sintomi sono quelli comuni alle gastroenteriti ovvero nausea, vomito, diarrea e crampi addominali. In qualche caso si manifesta anche una leggera febbre. Ai pazienti affetti dal norovirus si consiglia di assumere molti liquidi così da compensare la disidratazione conseguente a vomito e diarrea.
Il virus è altamente infettivo, bastano solo 10 particelle virali per dare vita ad un’infezione. Data la loro persistenza nell’ambiente (che ne permette la replicazione e diffusione anche per due settimane dopo l’infezione iniziale), i norovirus sono difficili da controllare ed è quindi necessario applicare rigorose misure sanitarie per prevenirli e contenerli. La trasmissione può avvenire anche tramite acqua o alimenti contaminati.
Intanto le autorità sanitarie italiane stanno gestendo anche la questione relativa al caso accertato di colera a Brescia. Sarebbe risultato positivo all’infezione un paziente proveniente dalla Nigeria. Sono già stati individuati tutti i suoi contatti e messe in campo tutte le necessarie misure di sicurezza. Non vi sarebbe, al momento, alcun rischio di contagio per la popolazione.