Peppe di Napoli parla del tumore: “Segnali strani. Ero stanco, pensavo fosse solo stress”

Ultima chemioterapia per Peppe Di Napoli


A un anno esatto dalla sua partecipazione al reality L’isola dei Famosi, Peppe Di Napoli, il pescivendolo napoletano star dei social, ha raccontato di aver avvertito i primi sintomi della malattia che poco dopo avrebbe scoperto: un linfoma, un particolare tipo di tumore del sangue.

Peppe Di Napoli e il tumore: “Mi sentivo stanco”

Lo scorso settembre, il celebre imprenditore partenopeo aveva annunciato di essere affetto da un linfoma, scoperto a seguito di una serie di controlli. Dopo un delicato intervento, Di Napoli si è sottoposto ad un ciclo di chemioterapie, condividendo con i suoi followers ogni momento del suo doloroso percorso.

Poche settimane fa la notizia più bella: Peppe Di Napoli ha fatto la sua ultima chemioterapia, suonando con forza la simbolica campanella per celebrare la sconfitta della malattia. In queste ultime ore, ricordando la sua esperienza come naufrago de L’isola dei Famosi, ha raccontato di aver avuto i primi campanelli di allarme proprio mentre registrava la trasmissione.

Un anno fa, proprio in questi giorni, iniziava una delle esperienze più forti e incredibili della mia vita: la mia avventura all’Isola dei Famosi. Ricordo ancora perfettamente l’entusiasmo che avevo nel cuore, l’adrenalina che mi scorreva dentro, e soprattutto l’emozione immensa nei volti dei miei parenti, degli amici, di chi mi vuole bene. Era un sogno che si realizzava, un traguardo che portava con sé tutta la mia voglia di mettermi in gioco, di superare i miei limiti, di vivere qualcosa di unico” – ha scritto sui social.

“Ma, mentre ero lì, in mezzo alla natura, al silenzio, alla fame, alla fatica… sentivo dentro di me qualcosa che non riuscivo a spiegare. Il mio corpo lanciava segnali strani: la stanchezza era profonda, i dolori continui e spesso insopportabili. Cercavo di resistere, di stringere i denti, di non darci peso. Pensavo fosse solo lo stress, il cambiamento radicale, la durezza del contesto”.

“E invece no. A settembre ho ricevuto una diagnosi che ha dato un nome a quei segnali, a quei dolori, a quella fatica che non mi lasciava in pace. Una malattia che era già lì, silenziosa, mentre io cercavo di sorridere alle telecamere, di essere forte, di onorare quell’opportunità che mi era stata data”.

“Oggi, a distanza di un anno, guardo indietro con occhi diversi. Nonostante tutto, io quell’esperienza la considero una vittoria. Perché nonostante il dolore, nonostante il mio corpo mi stesse chiedendo aiuto, io c’ero. Ho lottato, ho vissuto, ho sentito ogni emozione sulla pelle. E nessuna malattia potrà mai togliermi il valore di ciò che ho vissuto lì”.

“Grazie a chi ha creduto in me, a chi mi ha dato quella possibilità, a chi mi ha sostenuto prima, durante e dopo. L’Isola mi ha insegnato che la forza non è sempre urlata: a volte è fatta di silenzi, di piccoli passi, di resistenza. E oggi, con più consapevolezza, continuo a camminare”.


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