Terremoto, Mastrolorenzo: “Non bisogna mai tranquillizzarsi. Il flusso di gas è altissimo”

Mastrolorenzo sui Campi Flegrei


Intervenuto in diretta a Vesuviolive.it, il professor Giuseppe Mastrolorenzo, vulcanologo e primo ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano, ha fornito chiarimenti in merito alla scossa di terremoto che si è verificata oggi, 13 maggio, ai Campi Flegrei, avvertita in tutta Napoli e che ha dato il via ad uno sciame sismico.

Terremoto Campi Flegrei e Napoli: parla Mastrolorenzo

“L’ho sentita personalmente, è stata davvero molto violenta. Questa è una prova di quello che dico da sempre ovvero che non bisogna mai tranquillizzarsi quando ci sono apparenti rallentamenti del bradisismo (come appunto nell’ultimo mese) o riduzioni dell’energia sismica totale. Il fenomeno è in corso, il flusso di gas è altissimo ed è quello è il vero motore del bradisismo– ha esordito l’esperto.

“Il problema della comunicazione è fondamentale. Io da tempo insisto con una documentazione corretta che non è stata fatta neanche dagli organi preposti. Si cerca di tranquillizzare su un fenomeno totalmente imprevedibile. Inoltre rilanciano tesi completamente opposte, un giorno dicono che c’è magma che spinge, un altro giorno dicono che non c’è. Questo crea solo ulteriore confusione”.

“Bisogna comunicare i limiti della scienza nella previsione, dichiarando i nostri limiti. Io da anni dico che del bradisismo conosciamo pochissimo perché abbiamo seguito poche crisi in un’area vulcanica che per millenni è stata in subsidenza, senza terremoti né sollevamenti del suolo. Si è data l’idea di un sistema di monitoraggio per la sicurezza ma non lo è, descrive gli eventi ma non ci permette di prevedere il futuro. La prova è stata oggi, mentre la gente si tranquillizzava quando invece il sistema è ancora in atto. Ci sono enormi flussi di gas aumentati negli ultimi anni”.

“Purtroppo anche su queste sequenze sismiche non possiamo fare nessuna previsione. Sono fenomeni di innesco, le scosse di media/grande magnitudo possono attivarne altre e probabilmente è quello che è successo stamattina. Ci sono faglie che ne attivano altre più grandi. L’energia del sistema è enorme, non possiamo prevedere niente neanche in questa fase con scosse più forti, potrebbe evolversi in qualsiasi senso“.

“L’emergenza terremoto non prevede vie di fuga, si confonde con il rischio vulcanico. Ora siamo al secondo livello per quanto riguarda il rischio sismico, solo al terzo livello è previsto che la zona rossa centrale possa essere evacuata temporaneamente perché c’è un rischio di danni prodotti dai terremoti. Al momento, con queste sequenza, basta uscire fuori e attendere ma senza prendere l’auto, allontanarsi, bloccare il traffico e magari provocare disagi ai soccorritori. Gli effetti si concentrano in pochi metri dall’epicentro, nell’area di Napoli ad esempio oltre a una grande paura non ci possono essere mai effetti gravi”.

Quanto alle ipotesi avanzate per frenare il fenomeno del bradisismo: “Hanno proposto di svuotare i pozzi, intervenire sui fluidi, tutte cose non giustificate scientificamente. Purtroppo spesso la popolazione viene illusa che ci potrebbe essere un metodo risolutivo ma anche chi li propone non li argomenta. Non bisogna illudere nemmeno che siamo in grado di prevedere né di poter fare delle azioni che possano fermare il bradisismo”.


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