Israele ha ucciso 100 palestinesi in fila per il cibo. Sospesa la distribuzione degli aiuti
Giu 04, 2025 - Francesco Pipitone
Gaza - Palestinesi in attesa di ricevere cibo
Israele e Stati Uniti hanno sospeso per almeno un giorno la distribuzione di cibo ai palestinesi nella Striscia di Gaza. La decisione è giunta dopo quanto successo nella giornata di ieri, quando l’esercito israeliano ha sparato sulla folla uccidendo 27 persone che erano in fila per avere la propria razione di alimenti. Il bilancio è salito a 100, da quando USA e Israele hanno cominciato a distribuire gli aiuti umanitari.
Israele spara sui palestinesi in fila per avere cibo
Si sta così verificando, puntualmente, quanto temevano le Nazioni Unite e la comunità internazionale: la Gaza Humanitarian Foundation (GHF), organizzazione americana creata per distribuire gli aiuti umanitari, non è altro che un ulteriore mezzo per fare un uso strumentale del cibo e della fame, peggiorando ancora di più la crisi umanitaria e accentuando gli effetti dei crimini di guerra che Israele sta compiendo con la complicità del governo degli Stati Uniti.
Nella giornata di ieri i militari israeliani hanno aperto il fuoco contro i civili che stavano attendendo il proprio turno per ricevere la propria razione di cibo. Sono state uccise 27 persone e ferite altre 100. Si tratta del terzo episodio di questo genere: da quando la GHF è divenuta operativa, ossia dal 26 maggio, sono state uccise 100 persone mentre cercavano di non morire di fame.
L’ONU annuncia delle indagini indipendenti
Al Jazeera riporta la comunicazione ufficiale proveniente dall’esercito di Israele, il quale afferma di aver sparato mentre “diversi sospetti” deviavano dai percorsi regolamentati. L’ONU ha annunciato delle indagini indipendenti per far luce su quanto sta avvenendo contestualmente alla distribuzione degli aiuti umanitari che, lo ricordiamo, è stata bloccata da Israele per ben 11 settimane provocando l’esaurimento dei generi alimentari disponibili. Attualmente gli israeliani distribuiscono solo una parte minima ed ampiamente insufficiente al fabbisogno della popolazione.
La maggior parte delle persone raggiunte dai proiettili è stata colpita alla testa o al petto, segnale dunque che i soldati hanno sparato ad altezza uomo con lo scopo di uccidere quanti più civili possibile. Tra costoro, definiti “sospetti” dall’esercito mosso da Netanyahu con il sostegno di Trump, diversi adolescenti disarmati, come dimostrano decine di video che circolano tra i social.