Netanyahu ammette: Israele sta dando armi ai terroristi dell’ISIS
Giu 08, 2025 - Francesco Pipitone
Netanyahu in un incontro con Trump
Netanyahu ha ammesso che Israele sta armando una banda criminale dell’ISIS accusata ripetutamente di saccheggiare i tir contenenti gli aiuti umanitari diretti a Gaza. Giovedì sera ha pubblicato un video sul proprio profilo X in cui afferma: “Su consiglio dei responsabili della sicurezza, abbiamo attivato i clan di Gaza che si oppongono ad Hamas. Cosa c’è di sbagliato in questo? Salviamo solo la vita dei soldati israeliani. Pubblicizzare questo non fa che avvantaggiare Hamas”.
Israele dà armi ai terroristi
A Sud della Striscia di Gaza si fa sempre più intricata la rete di interessi che ruota attorno alla distribuzione degli aiuti umanitari. Secondo quanto denunciato dall’ex ministro israeliano Avigdor Lieberman, il governo di Benjamin Netanyahu avrebbe fornito armi a un clan salafita legato all’Isis, guidato da Yasser Abu Shabab, noto per traffici illeciti e saccheggi di convogli umanitari.
L’obiettivo, riferisce Lieberman, sarebbe quello di utilizzare questa milizia beduina come forza anti-Hamas all’interno del territorio, in un contesto in cui l’esercito israeliano – presente nell’area di Kerem Shalom – lascerebbe agire il gruppo senza intervenire. “Per quanto ne so, questa fornitura di armi non ha ottenuto l’approvazione del governo”, ha spiegato Lieberman, pur aggiungendo che il capo dello Shin Bet ne sarebbe informato, mentre “non so quanto ne è coinvolto il capo di Stato maggiore”.
Una nota ufficiale dell’ufficio di Netanyahu non smentisce: “Israele sta lavorando per sconfiggere Hamas con vari mezzi, sulla base delle raccomandazioni di tutti i vertici dell’apparato di sicurezza”. Una conferma indiretta che ha alimentato l’ira di Hamas: “Israele sta supervisionando la creazione del caos, della carestia e il furto di aiuti”, si legge in una dichiarazione rilasciata a Ynet.
Intanto il gruppo di Abu Shabab, attivo soprattutto a Rafah, si è ritagliato un ruolo crescente nella gestione di cibo e farmaci. Attraverso alcune pagine Facebook, mostra la distribuzione di aiuti in un campo di tende, invitando gli sfollati a ritirare dalle loro mani le scorte umanitarie. Una dinamica che solleva dubbi sul reale scopo di queste operazioni: che significato ha, in concreto, la loro “lotta contro Hamas”? E con quale legittimità si inseriscono nella filiera degli aiuti?