Le mani raccontano: gli scatti di Falanga e Assocoral celebrano l’arte del cammeo e del corallo
Giu 28, 2025 - Gabriella Licenziato
Venerdì 27 giugno a Torre del Greco all’interno del suggestivo Palazzo Vallelonga, sede storica della Banca di Credito Popolare, si è tenuta una mostra fotografica a cura dell’associazione Assocoral e del fotografo Carlo Falanga, che ha saputo coniugare arte visiva e memoria collettiva.
Il vernissage, organizzato nell’ambito della Festa dei Quattro Altari, ha rappresentato anche simbolicamente l’apertura dell’edizione 2025 dell’antica ricorrenza cittadina, attraverso il doveroso omaggio ai suoi prodotti più rappresentativi al mondo. Il fulcro dell’esposizione, però, non è soltanto l’oggetto artistico, ma l’anima che lo modella: le mani.
La mostra fotografica di Carlo Falanga celebra l’anima dell’artigianato torrese
Uno sguardo profondo sull’essenza di una tradizione che resiste al tempo. È questo il cuore della mostra fotografica firmata da Carlo Falanga, fotografo di Torre del Greco, che con sensibilità e maestria immortala la lavorazione artigianale del corallo e del cammeo, patrimonio identitario della città.
La mostra presenta 20 scatti realizzati in ambienti volutamente oscuri e mettono in risalto le mani degli artigiani, che tramandano la lavorazione del cammeo e corallo da generazioni per oltre due secoli.
Un omaggio profondo a chi, con pazienza e passione, continua a dare forma all’identità culturale di Torre del Greco, punto di riferimento mondiale in questo importante settore.
Una serata intrisa di arte e tradizione, capace di emozionare. Dietro ogni capolavoro torrese è viva l’esperienza, maestria e un racconto autentico.
«Le mani, legame vivo tra cuore e arte»: il pensiero di Vincenzo Aucella, Presidente Assocoral
«Noi di Assocoral abbiamo semplicemente lanciato un’idea e sostenuto il lavoro del fotografo e maestro Carlo Falanga», racconta il presidente dell’associazione che tutela l’arte del corallo e cammeo a Torre del Greco, Vincenzo Aucella, «Il resto è merito suo: ha saputo offrire una lettura personale e suggestiva di questi gioielli. Le sue fotografie sono apparse su riviste di settore in tutto il mondo».
L’obiettivo di Falanga si posa in un contesto diverso. «Abbiamo scelto un laboratorio al buio, dove a emergere è solo la luce che accarezza le mani degli artigiani. Perché alla fine — conclude il presidente — sono proprio le mani lo strumento che collega il cuore all’oggetto che si crea. In esse vive la vera anima di questa antica tradizione».
