Incendi sul Vesuvio, oggi sit-in a Terzigno per chiedere prevenzione: “Cittadini siedano ai tavoli”

Incendio sul Vesuvio - foto Antonello Sannino


Un sit-in di protesta dopo gli incendi che anche quest’estate hanno devastato il Vesuvio è stato indetto per oggi, martedì 2 settembre, alle ore 15 presso il Comune di Terzigno.

Vesuvio, sit-in a Terzigno: i cittadini chiedono prevenzione

Le fiamme che quest’estate hanno, ancora una volta, bruciato sul Vesuvio sono state spente. Ciò che non si spegne è la rabbia dei cittadini vesuviani che chiedono – inascoltati – prevenzione ed interventi mirati affinché non si ripetano scempi del genere. Una richiesta che arriva, di anno in anno, dopo ogni disastro ambientale e per la salute, una richiesta che la politica pare non ascoltare.

Così, dopo gli ultimi roghi estivi, i cittadini tornano a mobilitarsi per chiedere maggiore attenzione sul fronte della prevenzione. Un sit-in che arriva dopo l’assemblea popolare riunitasi a Boscoreale lo scorso 20 agosto, che ha fatto il punto sulla situazione e annunciato nuove iniziative di protesta.

L’appuntamento è per oggi, martedì 2 settembre, alle ore 15, sit-in presso il Comune di Terzigno in via Gionti 16. Un presidio che vuole segnare l’inizio di una stagione di mobilitazione permanente per difendere il Vesuvio, la salute e il diritto a restare nella propria terra.

I promotori: “Cittadini siedano ai tavoli di governance”

Abbiamo ritenuto necessario fare una differenza fra l’azione di spegnimento delle fiamme e la prevenzione avvenuta. Mentre la prima è stata rapida, rendendo la tragedia quantomeno contenuta, la seconda è stata non bastevole se non addirittura assente” hanno dichiarato i promotori. Una denuncia chiara: servono politiche strutturali che impediscano ai roghi di nascere, non solo interventi rapidi per contenerne i danni.

La richiesta dei cittadini è quella di “processi di governance partecipata e controllo popolare dal basso che possano rimettere al centro il diritto alla salute a 360 gradi, anche per combattere il fenomeno dei roghi tossici su tutto il territorio”.

Dopo l’incontro del 12 agosto a Terzigno, in cui il sindaco Francesco Ranieri aveva promesso un tavolo tecnico con le istituzioni, la situazione sembra ancora ferma. “Il sindaco di Terzigno ha dichiarato di aver incontrato il presidente del Parco Nazionale del Vesuvio Raffaele de Luca, il vice presidente Bonavitacola, l’assessore Caputo e l’onorevole Caramiello senza però portare avanti le nostre istanze”, spiegano gli attivisti.

“Le promesse si mantengono, saremo in agitazione permanente”

Ora il primo cittadino ha annunciato che a breve si riunirà la Comunità dei sindaci del Parco, ma dal basso arriva la richiesta di aprire le porte della discussione: “Chiediamo che a questo incontro partecipino anche cittadini e cittadine vesuviani/e. Le promesse si mantengono, saremo in agitazione permanente finché non saremo attori principali della fruizione del Parco”.

Gli attivisti denunciano anche le speculazioni legate agli incendi: “Abbiamo analizzato quante siano le speculazioni che avvengono sulla nostra salute e di come gli incendi siano un business che è utile ad alcuni/e. Riteniamo inaccettabile che su di noi si continui a produrre profitto sottraendoci un diritto al futuro”.

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