Melanzane sott’olio in vendita su Facebook: “prezzo stracciatissimo”. Le morti da botulino non insegnano

Melanzane sott'olio in vendita su Facebook


Nel corso di questa estate abbiamo letto molte notizie di avvelenamento da botulino, in virtù dei quali alcune persone hanno perso la vita. Se n’è parlato tantissimo, eppure qualcuno non ha ricavato l’insegnamento che si doveva assimilare. Così su Facebook spunta un annuncio di messa in vendita di melanzane sott’olio fatte in casa, a “prezzo stracciatissimo”.

Melanzane sott’olio fatte in casa in vendita su Facebook: rischio botulino

Il botulismo rappresenta una delle intossicazioni alimentari più gravi e si trasmette soprattutto attraverso cibi preparati o conservati in modo scorretto. Per ridurre il rischio occorrerebbe seguire procedure rigorose, che però difficilmente trovano applicazione nelle cucine domestiche.

La tossina responsabile si sviluppa in assenza di ossigeno e a temperature superiori ai 5-10 gradi. Non sorprende, quindi, che i casi più pericolosi siano legati a conserve fatte in casa. Quando la neurotossina entra nell’organismo, blocca la comunicazione tra neuroni e muscoli, fino a provocare, nei casi estremi, il decesso.

Gli alimenti più a rischio

Gli alimenti più frequentemente coinvolti sono i vegetali conservati in maniera impropria — come funghi, peperoni o pomodori — oltre alle conserve sott’olio, alle verdure non acide, a zuppe e minestroni non refrigerati correttamente, o ancora ai sottovuoto casalinghi. A rischio anche carni affumicate o in salamoia.

Il batterio prolifera soprattutto in ambienti a bassa acidità, mentre non sopravvive in preparazioni naturalmente acide come salsa di pomodoro o aceto. Restano fuori pericolo anche alimenti freschi, surgelati, conserve marinate o acidificate, gelati, confetture e cibi cotti, dal momento che il calore è in grado di distruggerlo.

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