Seimila euro per la maturità: scoperto un “diplomificio” con sede anche a Napoli


Attiravano studenti con il mantra della “maturità facile”, ma erano veri e propri diplomifici: la Guardia di Finanza indaga su un’organizzazione con base a Bologna e sedi in tutta Italia.

Maturità facile, indaga la GdF: “diplomificio” sotto sequestro

Nella mattinata di oggi, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito un’importante operazione che ha coinvolto le province di Bologna, Roma, Firenze, Fermo e Napoli.

L’intervento, disposto dal G.I.P. del Tribunale di Bologna, Dott. Andrea Salvatore Romito, ha colpito un noto centro studi bolognese, specializzato nel recupero degli anni scolastici e nella preparazione agli esami di maturità.

Seimila euro per passare l’esame di Stato

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna nella persona del Dott. Stefano Dambruoso hanno ricostruito un sistema criminale che, stando all’ipotesi accusatoria, dietro il pagamento di circa 6.000 euro, avrebbe garantito agli studenti il superamento dell’esame di Stato.

L’organizzazione, composta da dieci persone, si sarebbe avvalsa della compiacenza di istituti paritari nelle Marche e in Campania, veri e propri “diplomifici” secondo le fiamme gialle, e avrebbe messo in piedi un meccanismo complesso di falsificazioni e favori.

“Carte false” per conquistare la maturità: sequestri anche a Napoli

Secondo quanto emerso, il centro studi bolognese avrebbe avuto il ruolo di curare la promozione degli istituti paritari, produrre false attestazioni di percorsi PCTO, predisporre autodichiarazioni di domicili in comuni campani e redigere compiti e pagelle falsificate, sempre nell’ottica di garantire l’ammissione agli esami e il diploma “facile e veloce”.

Il G.I.P., accogliendo le risultanze investigative, ha disposto il sequestro preventivo del centro scolastico bolognese e di una sede a Firenze, di una scuola paritaria in provincia di Napoli e di una società con sede a Bologna. Contestualmente, è stato eseguito il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di 90.000 euro. L’operazione ha visto la collaborazione dei Reparti della Guardia di Finanza di Bologna, Firenze, Macerata, Civitavecchia, Fermo e Nola.

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