Strage di bimbi a Gaza, l’orrore di Wisam: sola a 3 anni. Ha perso mamma, papà e nonni


Sono immagini che stanno indignando il mondo intero quelle dei bambini di Gaza, coinvolti in un’offensiva militare estenuante che, ormai da tempo, li costringe a sopravvivere in un contesto di sofferenza, carestia e distruzione totale. Una situazione insostenibile per i civili, costretti ad incassare conseguenze devastanti, e in particolar modo per i più piccoli che, alla loro tenera età, si ritrovano catapultati in un clima di orrore e morte.

L’orrore dei bambini di Gaza: il dolore della piccola Wesam

Stando ai dati diffusi dall’UNICEF sono oltre 450 mila i bambini coinvolti in quello che è stato definito un vero e proprio genocidio. Più di 20 mila, secondo i numeri ufficiali, avrebbero già perso la vita, strappati per sempre da quella tenera età che dovrebbe regalare soltanto momenti di spensieratezza e di crescita.

“L’escalation in corso sta già provocando un numero sproporzionato di vittime civili e sta portando al collasso quasi totale delle ultime risorse di cui i bambini hanno bisogno per sopravvivere” – denuncia l’UNICEF.

Un vortice di catastrofe che vede tra le prime vittime proprio i bambini che lottano contro la fame, la morte e la solitudine. E’ il caso della piccola Wesam, di soli 3 anni, unica sopravvissuta a un attacco notturno al suo rifugio, nel quartiere di Zeitoun a Gaza City. La piccola, gravemente ferita, è stata soccorsa in ospedale dove le è stata quasi amputata a una gamba, costretta ad affrontare un dolore ben più grande di quello puramente fisico. A seguito del bombardamento ha, infatti, perso tutta la sua famiglia: suo fratello, sua madre che aspettava un bambino, suo padre ed entrambi i nonni sono stati uccisi.

“L’uso di armi esplosive in aree densamente popolate come Gaza City provoca danni devastanti, uccidendo e mutilando civili, compresi bambini, distruggendo case, scuole e sistemi idrici vitali, con il rischio di rendere la città effettivamente inabitabile” – continua l’Unicef.

A ciò si aggiunge il problema della carestia con un numero impressionante di bambini affetti da malnutrizione acuta. Sembra quasi surreale che milioni di persone rischiano di perdere la vita a causa della fame, eppure si tratta di un dato tristemente concreto.

“Qualsiasi ulteriore intensificazione dell’offensiva militare a Gaza City moltiplicherebbe esponenzialmente le sofferenze dei bambini, strappando loro anche l’ultima residua protezione. Secondo le notizie, in meno di due anni oltre 50.000 bambini sono stati uccisi o mutilati. Quanti altri ne occorreranno prima che il mondo agisca? Non possiamo continuare a deluderli – è l’allarme dell’UNICEF.

Leggi anche questi articoli


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI