Meloni: “Il Sud non è più il fanalino, ma la locomotiva del Paese: ed è merito nostro”

Giorgio Meloni durante il discorso sulla fiducia alle Camere


“Il Sud non è più fanalino di coda ma locomotiva del Paese”. Sono le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella lettera indirizzata al forum “Cambio di paradigma” in corso a Napoli.

Meloni: “Il Sud è la locomotiva del paese”

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha voluto lanciare un messaggio di fiducia: e lo affida ad una lettera indirizzata al forum “Cambio di paradigma” di cui ha dato lettura il direttore de “Il Mattino” Roberto Napoletano e riportato da Ansa.it.

Risultati che sarebbero, secondo la Premier, merito del suo governo e della Zona Economica Speciale Unica, che – secondo i dati diffusi – avrebbe generato un giro d’affari di quasi 27 miliardi di euro, coinvolgendo migliaia di imprese nel Mezzogiorno.

La narrazione “ottimista” del governo, le regioni raccontano un’altra realtà

Affermazioni forti, che intendono ribaltare la narrazione di un Sud arretrato e dipendente, ma che inevitabilmente si confronta con una realtà complessa.

In Campania, cuore simbolico di questo “nuovo protagonismo”, il quadro resta infatti sfaccettato: accanto a settori in crescita – logistica, agroalimentare, turismo e innovazione tecnologica – persistono difficoltà strutturali che rallentano il passo di questa “locomotiva”.

Le opere infrastrutturali procedono a rilento, la disoccupazione giovanile resta tra le più alte d’Italia e molti territori interni faticano a intercettare le opportunità dei fondi europei e del PNRR. Mentre è ancora in corso il dibattito sull’autonomia differenziata, che sarebbe un ulteriore freno ai servizi e alle opportunità per le regioni meridionali.

La stessa ZES, pur rappresentando uno strumento importante, non sempre riesce a tradurre le agevolazioni fiscali in occupazione stabile o in investimenti tangibili per i cittadini.

Sud “locomotiva” del paese: ma in 2 anni è sparita una città come Salerno

Dal canto suo, Meloni ha rivendicato una “scelta di campo” a favore del Sud, sottolineando la scelta di aver abbandonato la logica assistenzialista e puntare su sviluppo e orgoglio territoriale. Solo che famiglie, città, piccoli commercianti e fasce deboli hanno immediatamente visto cosa è stato tolto ma faticano ancora a vedere ciò che – dice la Meloni – sarebbe stato dato loro.

Forse la “locomotiva” di cui parla il governo è effettivamente “il Sud” che però non si trova al Sud: è fatto di braccia e cervelli che continuano a prendere la direzione del nord Italia per cercare una realizzazione professionale che “giù” non si riesce a trovare. Arricchendo aziende con ragioni sociali registrate dalle parti del fiume Po.

Circa 120 mila sono i giovani emigrati dal sud nel biennio 2023 – 2024 secondo le stime. Come se fosse sparito dalla cartina geografica una città capoluogo tipo Salerno.

Sono loro, altri 120 mila “invisibili” agli occhi del governo italiano che vorrebbero fare grandi le loro regioni e non possono: quelli per i quali l’unica locomotiva al sud è quella del Frecciarossa di piazza Garibaldi che li porta a Milano.

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