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Firenze, donna pestata perché napoletana: “Torna a casa tua”. La gente guardava senza intervenire

“Tornatene a casa tua, qui sei un’ospite”. Un episodio di violenza a sfondo razzista ha scosso Pontassieve (Firenze), dove una donna di 42 anni sarebbe stata colpita con un pugno solo per aver parlato in napoletano al telefono.

Pestata a Firenze perché napoletana: “Torna a casa tua”

A rivelarlo è Dai Colli Fiorentini, che ha ricostruito la vicenda avvenuta nel tardo pomeriggio di giovedì scorso nell’area pedonale di piazza Cairoli. Secondo quanto riportato, la donna – Lucia, residente e lavoratrice del posto – stava conversando con la sorella quando un uomo si sarebbe avvicinato, insultandola e invitandola a “tornarsene al suo paese”.

Di fronte alla replica sorpresa della vittima, l’aggressore avrebbe reagito sostenendo che in Toscana era solo ospite e l’avrebbe poi colpita al volto prima di entrare tranquillamente nel supermercato vicino.

L’indifferenza dei presenti e la denuncia della vittima

Nonostante la violenza subita, Lucia avrebbe trovato la forza di reagire e di riprendere l’aggressore con il cellulare. All’interno del supermercato, dove l’uomo stava facendo la spesa indisturbato, sarebbe intervenuto il personale, che ha prestato soccorso alla donna e allertato i carabinieri e il 118. Diversa, invece, la reazione dei clienti, rimasti in gran parte indifferenti o intenti a filmare la scena. Lucia, molto conosciuta in paese per il suo lavoro presso l’ambulatorio medico di Pontassieve, ha sporto denuncia.

Dalle prime informazioni, l’uomo – un 46enne – sarebbe già noto alle forze dell’ordine e recentemente scarcerato dopo episodi analoghi di aggressione. La donna, trasportata all’ospedale in codice rosa, ha riportato una frattura al naso e altre ferite, oltre a forti ripercussioni psicologiche.

Il volto persistente del razzismo anti-napoletano

Il caso conferma la persistenza di forme di razzismo anti-meridionale ancora radicate nel tessuto sociale. Offese e violenze legate all’origine geografica, soprattutto verso cittadini napoletani e del Sud Italia, continuano a riaffiorare nonostante il mito dell’italianità che non è altro ipocrisia.