Ingegnere militare ucraino muore sulle scale di calata San Francesco


Ieri mattina sulla scalinata di calata San Francesco, che collega via Tasso al Vomero, gli abitanti di Napoli hanno assistito ad un tragico evento. Un uomo è improvvisamente caduto sulle ripida scalinata battendo fortemente la nuca su uno dei gradini perdendo cosi la vità. Gli interventi del 118 si sono rivelati inutili, l’uomo era morto sul colpo.

Sono occorse circa 5 ore per dare un nome al cadavere, il malcapitato era Ihor Dolonenko, 44 enne ucraino che si trovava in Italia da 7 mesi. Ihor era un ingegnere militare ucraino che aveva lasciato l’esercito da circa 15 anni e si trovava in Italia con un visto turistico. Le indagini svolte sull’accaduto hanno portato alla luce che Ihor lavorava saltuariamente a nero presso un’agenzia edile. L’ucraino non era solo al momento dell’incidente, con lui vi era Ciro, un napoletano e fratello del titolare dell’agenzia edile presso cui lavorava Ihor. Ciro conosceva Ihor da poco e negli ultimi mesi gli procurava dei lavoretti, l’altra mattina infatti si trovavano su quelle scale per compiere un semplice sopralluogo alle condotte pluviali di un edificio per stilare un preventivo dell’intervento manutentivo che avrebbe poi eseguito la ditta edile. Quello che è accaduto gli istanti prima che lo straniero battesse la testa è stato ricostruito dagli agenti del Commissariato di Polizia San Ferdinando che al momento attendono i riscontri dell’autopsia disposta per la salma e le indicazioni dell’autorità giudiziaria, a causare la caduta dell’ingengere militare pare essere stato un malore improvviso ma l’attrezzatura che aveva in mano potrebbe aver contribuito.

Il caso lascia ancora dei dubbi da chiarire, dubbi che coinvolgono i due fratelli che sono ora indagati per illeciti e violazioni delle normative sul lavoro.


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