Incursione vandalica al parco l’Arcobaleno. Anna Schettini: “Ci rialziamo”


“La mia libertà finisce dove comincia la vostra” è la famosa e saggia citazione di Martin Luther King. Ogni atto vandalico, oltre a venir meno ai basilari principi civili, invade la libertà del prossimo.
C’è, purtroppo, tutto questo alla base dell’incursione vandalica che si è verificata nel parco urbano L’Arcobaleno, in viale Ascione, a Portici.

Questo parco è caratterizzato da uno spazio ampio, attrezzato di chioschetto e giochi per i bambini.
Questa notte qualcuno avrebbe scavalcato il cancello di ferro, introducendosi all’interno dell’area verde. Non si è trattato solo di un’intrusione illegale, ma anche di un danneggiamento delle strutture all’interno del parco.

Durante l’incursione vandalica sono stati riportati danni al chiosco con la rottura delle aste in legno e la sottrazione di alcune bibite e patatine. In più, sono state danneggiate anche delle casette in plastica destinate ai bambini per le attività ludiche.
Si tratterebbe, dunque, di un vero e proprio atto vandalico dove domina la prepotenza e il non rispetto per uno spazio nato per la condivisione.

Questo parco è sotto la gestione della cooperativa sociale Shannara. Si tratta di una comunità che offre accoglienza, cura, tutela ed educazione a minori italiani e stranieri non accompagnati di età compresa tra i 13 ed i 18 anni d’età, secondo quanto previsto dal Regolamento Regionale Campano 4/2014, e in casi particolari fino al ventunesimo anno di età su autorizzazione del Tribunale per i minorenni.

La cooperativa viene ad essere un punto di riferimento per i più piccoli. Prende ad essere luogo in cui si organizzano laboratori e attività di inclusione e condivisione insieme alle loro famiglie.
Anna Schettini, presidente della cooperativa, ha esposto il suo rammarico per quello che è stato il terzo furto in un anno, ma ha mostrato anche tenacia e voglia di rialzarsi senza arrendersi. Il primo passo sarà quello della denuncia dell’episodio ai carabinieri.

Sulla pagina Facebook L’Arcobaleno Parco Urbano si parla di un altro grande problema, quello dell’omertà: I vicini? Niente loro non hanno sentito niente. Si lamentano di ragazzi che vengono di notte a fare sesso nel parco, sentir gemere fa più rumore di bastonate date per rompere il chiosco. Omertà, mi fa paura”.


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