Reddito di Cittadinanza, novità su tagli e offerte di lavoro: quando si rischia di perdere l’assegno


Nella nuova bozza della Manovra, resa nota dall’Ansa, emergono ulteriori novità relative al Reddito di Cittadinanza riguardanti soprattutto le conseguenze dei rifiuti alle offerte di lavoro.

Reddito di Cittadinanza, offerte di lavoro e tagli: le novità

Come ormai noto, il Reddito è stato rifinanziato ma questa volta sarà soggetto ad alcune modifiche. La stretta riguarda in particolare il calo del sussidio, o addirittura la perdita, nel caso in cui il percettore rifiuti le proposte di lavoro avanzate, salvo eccezioni per soggetti non occupabili o con minori a carico.

Stando all’ultimo aggiornamento, si decade dal Reddito di Cittadinanza dopo due proposte di lavoro congrue rifiutate oppure se non ci si presenta ogni mese presso un centro per l’impiego a meno che l’assenza sia legata a particolari motivazioni.

Per la prima offerta di lavoro, tuttavia, è previsto un limite territoriale. In questo caso, infatti, l’offerta è definita congrua soltanto se il lavoro si svolge entro 80 km di distanza dalla residenza del beneficiario o che sia raggiungibile in 100 minuti tramite mezzi pubblici. Tuttavia, dalla seconda proposta lavorativa in poi, il vincolo della territorialità salta: si definisce congrua qualsiasi offerta da ogni luogo del territorio italiano.

Quanto al taglio di cinque euro al mese dell’incentivo per coloro che non accettano il lavoro, viene applicato dalla prima offerta rifiutata, non più dopo il sesto mese. Le modifiche che erano nell’aria da giorni sono state confermate dal Ministro delle Funzioni Pubbliche Renato Brunetta.


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