Sii Turista, progetto per Napoli che dà lavoro ai giovani. Il Comune: “Poco alla volta”


Tutti i napoletani, pur analizzando la circostanza in maniere che possono essere diverse, sono contenti dell’aumento spropositato, negli ultimi anni, di turisti e visitatori in città, con gli alberghi che registrano il tutto esaurito in occasione di ogni festività. L’occhio critico che sa ben discernere la realtà, tuttavia, si accorge che è inevitabile che esistano alcune problematiche che non fanno ancora di Napoli una delle città ideali dal punto di vista dei servizi per il turista, una carenza che è dovuta a vari fattori e che spesso dipendono dal modo in cui la città è stata amministrata nei decenni passati, dalla politica centrale che aveva interessi a essere lontanissima dal Mezzogiorno, ai politici locali che riuscivano a soddisfare i propri interessi egoistici in connivenza con il potere statale centralizzato.

Negli ultimi anni, con una pesante eredità alle spalle e camminando esclusivamente con le proprie gambe, Napoli ha intrapreso un cammino di resurrezione dopo la tragedia dell’emergenza rifiuti che ha fatto il giro del mondo. I turisti stanno riempendo la città, ma sia prima che durante il viaggio non trovano una struttura adeguata che li accolga e li accompagni nell’esperienza partenopea.

“Napoli è tra le grandi città italiane, capitale del Mezzogiorno ed è al momento la città più viva a livello nazionale nel settore turistico, ma purtroppo ha uno tra i peggiori infopoint con annessa accoglienza e vendita di servizi. Il progetto colma un enorme vuoto istituzionale e privato. È arrivato il momento di adeguarsi alla realtà”. È questo che sostengono, a ragione, i volontari di Sii Turista Della Tua Città: cartine stradali, cartine dei monumenti, mappe dei trasporti pubblici sono carenti numericamente e qualitativamente, così che i viaggiatori devono per forza affrontare delle difficoltà che ben potrebbero evitare se ci fosse qualcuno, qualcosa ad aiutarli. Mancano proprio i servizi minimi ed elementari.

Per questo motivo, dopo l’incontro con il sindaco Luigi de Magistris, i volontari di Sii Turista Della Tua Città avevano accolto l’invito del primo cittadino a presentare un progetto importante per Napoli. Dopo due settimane incessantemente passate a studiare i ragazzi hanno finalmente partorito una bozza del proprio progetto con il quale sarebbero stati in grado di assistere il turista prima, durante e dopo il viaggio, gratuitamente e 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, coinvolgendo e dando opportunità di lavoro e formazione a tanti giovani.

Un luogo che pubblicizzasse Napoli e ciò che avviene in città 12 mesi l’anno in tutto il mondo, sia in bassa che in alta stagione, un punto di ritrovo che fornisse una vasta serie di servizi, in prevalenza gratuiti ma anche a pagamento, per fare una cosa che ci diciamo da anni: vivere di turismo. Un progetto che coinvolgeva tre assessorati, Cultura e Turismo, Politiche Giovanili e Patrimonio, e che ha fatto venire le lacrime agli occhi, per quanto è bello, ad alcuni degli addetti ai lavori. Un progetto che aveva bisogno di un piccolo investimento iniziale, che poi avrebbe camminato da solo grazie agli sponsor e alcune attività offerte a pagamento, ma a prezzi bassi.

Nonostante queste premesse, però, i volontari di Sii Turista Della Tua Città hanno ricevuto un sostanziale rifiuto da parte dell’amministrazione di impegnarsi per collaborare ai fini della realizzazione di questo progetto, ricevendo però la controproposta di cominciare da cose più piccole per poi, eventualmente, creare qualcosa di più importante. Le primissime opzioni non hanno troppo entusiasmato i ragazzi, però sembra esserci buona volontà da entrambe le parti per cooperare.

Resta tuttavia l’amaro in bocca per un progetto forse era troppo grande e bello per poterlo fare all’interno della cosa pubblica, forse qualcosa che avrebbe mosso troppi ingranaggi per non farli stridere e grippare. Il flusso di visitatori va alimentato offrendo servizi all’avanguardia e di qualità, va fidelizzato per far tornare la gente ad ammirare tutto ciò che non ha visto. È difficile farlo nella situazione attuale, in cui non esiste alcun “censimento” delle attrazioni napoletane. Sii Turista voleva mettere le prime pietre, ma per ora non è andata bene, magari perché Napoli – secondo chi scrive – non è ancora quella città in grado di valorizzare i giovani che aspira ad essere.

Un sogno, forse, che resterà tale, a meno che quel San Gennaro così simbolicamente osannato dai ragazzi non concretizzi, questa volta senza possibilità di contraddizione, ‘o miraculo. Chissà, forse il prodigio in questione avrà la sembianza di uno o più donne e uomini di buona volontà che vogliano sviluppare un’idea valida, anche economicamente. San Gennà, votta ‘a grazia.


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