Pompei: droni e laser agli Scavi per riportare alla luce un quartiere inesplorato


Nuovi scavi a Pompei che riporteranno alla luce un intero quartiere della città, rimasto inesplorato dall’eruzione del 79. Lo afferma il direttore generale del Parco Archeologico Massimo Osanna: “I lavori – racconta – sono cominciati per un’esigenza di consolidamento del fronte di scavo e hanno già permesso di rimuovere gli strati post antichi, arrivando ai resti piroclastici dell’eruzione del 79 che inglobano le strutture crollate. Lo scavo sarà condotto in modo stratigrafico“.

Per la prima volta verranno utilizzate sofisticate tecniche per il rilievo come droni e laser scanner, che permetteranno di ricostruire i volumi in 3D. “Troveremo probabilmente i crolli dei secondi piani degli edifici – spiega ancora Osanna – dunque sarà importante documentare tutto lo scavo con telecamere continue, in modo da fare il restauro in modo filologico“. Sarà poi compito del laboratorio di ricerche applicate studiare i pollini, piante e datazione dei reperti organici.


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