Il piatto più consumato sull’isola azzurra: i ravioli capresi


Che Capri sia una delle isole più belle del mondo, è cosa nota e conosciuta, tant’è che sono migliaia i turisti che ogni anno affollano l’isola azzurra, che restano attratti dagli angolini e dalle insenature delle baie presenti sull’isola, ma anche dal clima mite che caratterizza il posto e che permette una vacanza di relax anche in primavera e in autunno.

Ciò che forse si conosce meno sono alcune curiosità legate all’isola, prima fra tutte: l’origine del suo nome che deriverebbe dal latino capreae (capre).

Le popolazioni antiche, infatti, si rivolgevano all’isola con il nome di capreae, proprio per la presenza di questi ovini che saltellavano lungo i suoi pendii.

La specie più diffusa sul territorio pare fosse la capra aegagrus della cui pelle, secondo la leggenda, era coperto lo scudo di Giove.

Sempre secondo la leggenda, l’isola è associata al mito delle Sirene in virtù della presenza dell’omonimo scoglio delle Sirene che caratterizza la baia di Marina Piccola. Tra le fonti che alimentano la leggenda c’è un commento di Servio al canto V dell’Eneide di Virgilio in cui si narra di creature metà uccello e metà donna che sarebbero vissute prima a Pelorias e poi a Capreae. Con il loro canto ammaliavano i marinai e li mandavano contro le rocce. D’altro canto, la conformazione fisica dell’isola, fatta di cale, grotte e precipizi, la rende perfetta come rifugio di questi esseri mitologici.

Non perfettamente conosciuta è anche la cucina, caratterizzata dai prodotti reperibili sull’isola o nei dintorni. Per questo gli ingredienti principali delle ricette sono pesce fresco, pomodori, caciotta, mozzarella, melanzane, erbe aromatiche come basilico, origano prezzemolo e ancora aglio, peperoncino e olio d’oliva.

Le erbe aromatiche utilizzate, di cui Capri è sempre stato un museo botanico, sono fresche: in ogni casa di Capri, infatti, c’è un angolo del balcone o del terrazzo dedicato alla coltivazione delle piantine di basilico, prezzemolo, salvia, rosmarino e maggiorana.

Proprio con quest’ultima si prepara il piatto tipico dell’isola: i ravioli, ripieni di caciotta e parmigiano e aromatizzati con la maggiorana.

Ingredienti per 4 persone:

  • mezzo chilo di farina
  • un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva
  • 200 ml

Nel ripieno:

  • 300 grammi di caciotta secca
  • due uova
  • almeno 200 grammi di parmigiano grattugiato
  • un po’ di maggiorana.

Per la preparazione bisogna disporre la farina a vulcano e al centro aggiungere l’olio d’oliva e l’acqua bollente. Lavorare fino ad avere una pasta compatta. In una scodella sbattere le uova e aggiungere la caciotta, il parmigiano e la maggiorana. Stendere il panetto di pasta, sulla spianatoia infarinata, con il matterello. Su metà sfoglia adagiare delle palline di ripieno, dosando con un cucchiaino da caffè, distanziandole circa 6 centimetri l’una dall’altra. Prendere l’altra metà della sfoglia e sovrapporla alla prima coprendo le palline. Procedere alla separazione dei ravioli incidendo intorno a ogni pallina con l’apposito stampino o con un bicchiere dal diametro di 4-5 centimetri.

Al termine delle operazioni mettere da parte i ravioli, senza sovrapporli, su un piano infarinato o su alcuni strofinacci puliti.

Cuocere in acqua bollente per cinque minuti, condire con il sugo di pomodoro fresco, parmigiano e una foglia di basilico.
Altrimenti si possono friggere in olio bollente fino a che la pasta diventa dorata e servirli caldi.

Sono il piatto tipico caprese per eccellenza. Preparati in tutte le case, seguono antiche ricette tramandate da generazioni. Ghiotto primo piatto per adulti e bambini, i ravioli sono la portata più ordinata nei ristoranti durante le magiche estati capresi.


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