L’insalata di riso: un fresco peccato di gola!


 

 

“E’ bello ‘o magna!”. Proprio così cantava Mario Merola nella sua canzone “comica” di successo. Eh sì, effettivamente aveva pienamente ragione, mangiare è bello e soddisfacente, sembra appagarti la giornata, da quella sensazione insolita di pienezza che non sempre capita di avere nelle relazioni umane, infatti Virginia Woolf a tal proposito disse: “Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene.”

Mangiare infatti sembra farti restare in equilibrio e spesso ci fa compagnia nelle giornate noiose e sole. Ma il luogo dove la cucina è sempre stata una rivelazione e una combinazione di più e freschi ingredienti è Napoli. Da sempre il cibo è stato ciò che ha caratterizzato questa Terra fertile, rendendo speciale tutta la cucina Campana, grazie anche a tipici piatti come i spaghetti alle vongole, la mozzarella e ovviamente la pizza. Ma scovando nei meandri di questa “grande cucina” troviamo un’altra ricetta, un accostamento di vari prodotti, un piatto fresco, veloce, che è solito essere preparato nelle giornate molto calde e gustoso per il palato dei piccini. Sicuramente stiamo parlando dell’insalata di riso. Molto probabile è che Alessandro Magno, attraverso la conquista dell’India, fece conoscere questi piccoli chicchi bianchi perlati, al mondo occidentale.

Ma né i Greci né i Romani lo coltivarono direttamente infatti continuarono ad importarlo dall’India servendosi delle carovane che facevano capo ad Alessandria d’Egitto. Grazie agli Arabi, poi, il riso venne diffuso e coltivato nel bacino del Mediterraneo arrivando così in Spagna, nel regno di Napoli e poi in Lombardia e in Piemonte. Il riso arriva a Napoli proprio grazie agli spagnoli, per la precisione, gli Aragonesi, nel XIV secolo. I napoletani cominciarono così a consumarlo come piatto unico: però non fu mai, per loro, unico quanto la pasta. Va ricordato però, che sono stati proprio i napoletani a dare il via alla diffusione del riso in Italia. Infatti si ritiene che Napoli, la nostra bella città vesuviana, sia stata sempre la “scodella” preferita del riso.

La sua produzione infatti emigrò presto al nord, dove peraltro già lo conoscevano come farmaco e come ingrediente per dolci, e vi prese stabile dimora. Ma tornando alla nostra insalata di riso, la quale storia è anonima, possiamo dire che questo piatto non è diffuso soltanto nell’agro Campano, ma in tutta Italia, quindi cosa avrà di tanto speciale la ricetta “rifatta” dai napoletani? Sappiamo che a noi piace abbondare, quindi sarà proprio questo che ha contraddistinto questo piatto sulle tavole napoletane da quelle del resto dell’Italia.

Una tipica ricetta è quella che ci suggerisce “Napolike”, dicendoci che è un piatto facile e da portare in spiaggia e prevede questi ingredienti:

•400 gr riso arborio per insalate •30 gr sale •5 olive verdi •5 olive nere •2-3 pomodori per insalata •150 gr wrustel •100 gr giardiniera sott’aceto sgocciolata •80 gr tonno in scatola •50 gr chicchi di mais in scatola •3 uova

Con questa ricetta è quindi possibile preparare un piatto semplice e gustoso commettendo così un piccolo ma dolce peccato di gola!

 


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