Le fiabe napoletane di Basile tradotte per la prima volta in russo


Dopo ben quattro secoli, il famoso libro “Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille“dello scrittore Giambattista Basile (1566-1632), è stato tradotto in lingua russa dall’interprete Pyotr Epifanov.

Il 9 gennaio scorso, presso la Casa del Libro di San Pietroburgo, Epifanov ha raccontato le favole per adulti dello scrittore napoletano, descrivendo soggetti mitologici e filosofici nella cultura napoletana e leggendo una delle fiabe del libro. Di fatti ricordiamo che “Lo cunto de li cunti”, scritto da Basile, è una raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana raccontate da 10 novellatrici in 5 giorni. L’opera, edita fra il 1634 e il 1636 a Napoli, raccoglie al suo interno diverse famose fiabe tra cui “La Gatta Cenerentola“, la versione più antica della già conosciuta fiaba “Cenerentola”, rivisitata nel XIX dai Fratelli Grimm.

Giambattista Basile

Le opere di Basile, tuttavia, hanno influenzato diversi scrittori di favole europei, tra i quali ricordiamo gli scritti di Pushkin, “Il cavallino gobbo” di Ershov e le “Favole delle Urali” di Bazhov. E oggi, con grande soddisfazione per la nostra cultura, P.Epifanov ha tradotto questa celebre opera napoletana, grazie anche al contributo del Ministero degli Affari Esteri Italiano (Direzione Generale Sistema Paese). D’altronde, P.Epifanov, è già un interprete conosciuto per le sue traduzioni dal greco antico dei documenti letterari dell’innografia bizantina, dal francese le opere filosofiche di Simone Veil e dall’italiano le poesie di Giuseppe Ungaretti, Dino Campana, Antonio Pozzi, Vittorio Sereni, Pier Paolo Pasolini.


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