Contromano in Tangenziale: depositata perizia su Mormile


Sono trascorsi diversi mesi da quel maledetto 24 luglio 2015, giorno in cui Aniello Mormile invertì la marcia in Tangenziale causando la morte di due persone: Aniello Miranda, che quella notte era diretto con la sua auto a lavoro, e Livia Barbato, giovane fidanzata di Mormile.

Nel corso delle indagini si è parlato di un probabile abuso di droghe, alcol e presunti tradimenti, ma per troppo tempo la domanda è stata sempre la stessa: perchè?.

A causare il tutto non sarebbero state nè l’assunzione di droga nè l’alcol. Il noto dj la sera del tragico incidente aveva lavorato per un locale flegreo e, secondo le perizie del dottor Ciro di Nunzio, non aveva fatto uso di droghe, nemmeno nei giorni precedenti al folle gesto. Nelle analisi è invece emersa un’elevata quantità di alcol, si parla infatti di “intossicazione acuta da alcol etilico”, cosa che nonostante tutto non avrebbe causato alcun offuscamento della mente del giovane, abituato a bere.

L’esito degli esami non smentisce dunque le testimonianze dei medici che per primi soccorsero il ragazzo, che appariva apparentemente lucido e che alle forze dell’ordine accorse sul posto riferì: “ho fatto una cazzata“.


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