Napoli, pregiudicato detto “tre dita” in permesso: evade per uccidere la ex


Ha approfittato degli arresti domiciliari, concessigli come permesso premio, per chiudere i conti con il suo passato. Trovare e uccidere la ex convivente, era questo l’obiettivo di Vincenzo Alborino, pregiudicato napoletano di 41 anni, più noto come “tre dita”, soprannome affiancatogli dopo l’amputazione delle falangi del pollice e dell’indice della mano destra.

Ma veniamo ai fatti. L’uomo, come riporta Il Mattino, era rinchiuso nel Carcere-Casa Lavoro di Chieti, dove era giunto dopo 22 anni di reclusione in diversi istituti di pena. Nei giorni scorsi l’Autorità Giudiziaria gli aveva accordato una settimana di arresti domiciliari da scontare nella sua casa di Fuorigrotta a Napoli. Giunto nel capoluogo partenopeo, suo “territorio”, il pregiudicato ha cominciato a covare il desiderio di eliminare la sua ex, trasferitasi in Germania.

Così, aspettando la notte, l’uomo è uscito, violando l’obbligo di libertà vigilata, per cercare di procurarsi un’arma nel suo vecchio giro, a Forcella, per poi volare alla volta della Germania. Il suo progetto, però, è stato smontato da una volante della polizia in servizio in zona che, insospettita dall’uomo, lo ha fermato per fare delle indagini.

Indagini che hanno confermato i sospetti. “Tre dita” è stato portato negli uffici di Polizia dove ha cercato di divincolarsi, ferendo anche due agenti. Subito dopo è stato trasportato nelle camere di sicurezza della Questura e dovrà rispondere delle accuse di evasione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.


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