San Leucio, restaurati i telai antichi: riparte la produzione della seta

Macchinari per la produzione della seta, San Leucio


Al convegno di Capri dei giovani imprenditori di Confindustria, tenutosi qualche giorno fa, è intervenuta anche Angela Casale, alla guida della “Annamaria Alois”, raccontando la tradizione della sua impresa, legata ai fasti del passato ma con programmi di crescita: “Dopo aver restaurato antichi telai a mano, vogliamo far ripartire la produzione, proprio come un tempo venivano tessute le sete di San Leucio”.

Parliamo quindi di San Leucio e della sua seta meravigliosa, che ha vestito case degli sceicchi e dimore storiche. Il Setificio Borbonico, fondato da Ferdinando IV di Borbone nel XVIII secolo, fu il primo setificio nella Real Colonia di San Leucio. Il sovrano chiamò a raccolta tutti i migliori tessitori italiani e francesi, fornendo loro un’abitazione e creando una vera e propria comunità nei dintorni.

Una storia ultracentenaria con lunghi momenti di fasto e splendore. I tessuti di San Leucio hanno viaggiato dal Quirinale a Montecitorio, ma anche dalla Casa Bianca al Cremlino. La crisi, però, è stata molto grave e ha imposto la chiusura e quasi la fine dell’antica fabbrica.

Ora, però, scrive Il Sole 24 Ore, ci sono nuovi progetti e nuovi numeri: oggi c’è un fatturato di 700mila euro e 10 dipendenti diretti oltre a 30 artigiani nell’indotto. Inoltre, dopo tanta attesa, sta per terminare la procedura per la registrazione del marchio Seta di San Leucio che permetterà di riportare il prodotto sulla scena mondiale.


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