Torre del Greco, all’ex sementificio occupato si lavora. Quale futuro lo attende?



Sono passati 5 giorni da quando un gruppo di anti-fascisti vesuviani ha occupato l’ex sementificio nel quartiere di Lava Troia a Torre del Greco. La struttura, abbandonata al degrado per ben 4 anni, fu acquistata dal Comune dell’allora sindaco Ciro Borriello per la cifra di 2,2 milioni di euro dalle mani di Faraone Mennella. Un esborso importante per un’amministrazione, se si pensa che l’immobile, piuttosto vasto, necessitava e necessita ancora oggi di importanti lavori di riqualificazione. Come riporta una targa, l’opificio risalirebbe al 1911 ed è la sua architettura sarebbe di stile Liberty. Appartenente all’Art Nouveau è la bellissima scala interna di ghisa, fregiata di forme equine, la cui foto che segue ripropone alcuni tratti.

ex sementificio Torre del Greco - scale

Scala di ghisa con fregio

I ragazzi, che il 25 aprile hanno occupato lo stabile, stanno lavorando giorno e notte per rendere un bene collettivo agibile e fruibile alla comunità. Il progetto del gruppo occupante è chiaro: restituire alla popolo torrese un bene costato una cifra esorbitante per attività culturali, ludiche e sociali: cineforum, aule studio, mensa, palestra, sono solo alcuni dei progetti in cantiere. ex sementificio Torre del Greco - giardino Ieri sera abbiamo fatto visita all’ex sementificio ed in tanti erano sporchi ed affaticati dalla giornata di lavoro. Ma all’interno della struttura c’erano anche persone del posto. Fausto, Antonio, abitanti di Lava Troia che hanno accolto con favore l’arrivo degli anti-fascisti. “Siamo contenti di quello che stanno facendo. Questa è una struttura del popolo torrese”. Con Fausto, abbiamo chiacchierato a lungo e lui ci sottoponeva diversi interrogativi ma soprattutto evidenziava quanto bene potesse fare una struttura restituita al cittadino in un quartiere disagiato ed economicamente lacerato. Se la prende con la politica, quella locale e nazionale, non in grado di fornire servizi e sostegno al torrese in barba alle tante promesse che siamo soliti sentire nel corso delle campagne elettorali. “Hanno speso tutti questi soldi per poi tenerlo chiuso? Allora ben vengano questi ragazzi, almeno avremo un posto dove poter portare i nostri figli a fare doposcuola. Questa struttura è nostra”. Con poche parole, il cittadino torrese, ha colto la questione di fondo.

L’azione del 25 aprile è sul piano formale un atto non legale. Ma su quello sostanziale? Il Comune ha di fatto, e questo è un dato incontestabile, usufruito dei quattrini dell’intera comunità torrese per acquistare un bene per poi abbandonarlo a sè stesso, nel degrado più assoluto. Gli occupanti hanno deciso di restituirlo al popolo e nei prossimi giorni è molto probabile che in qualche modo tenteranno di avvicinare il resto della cittadinanza. ex sementificio Torre del Greco - lavori Il futuro che attende questo gruppo, molto probabiliste, dipenderà da quanto il cittadino torrese sarà interessato alla questione che lo riguarda e come. Rimarrà indifferente all’ennesimo scempio della mala politica? Oppure si sentirà di sostenere l’opera messa in atto dagli occupanti? Ieri sera c’è stato un incontro pubblico con i cittadini della zona che verrà ripetuto sabato alle 17. L’intento è quello di procedere con i lavori il più velocemente possibile ed avere il sostegno del cittadino torrese che potrebbe sostenere l’azione portata avanti dai ragazzi. Nel corso della discussione si è rafforzata l’idea di proseguire nei lavori facendo, però, capire a chi ancora non fosse chiaro che quella struttura fatiscente e degradata può diventare qualcosa di diverso.


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