Medico campano proposto per il Nobel: così individua i micro tumori


L’America’s Nobel, che determina la lista per l’attribuzione del Premio Nobel, lo ha visto candidato, il noto giornale scientifico americano Oncotarget & PubMed ha pubblicato diversi suoi articoli, la comunità scientifica internazionale lo apprezza come autentico “salvavita“. Parliamo del dott. Ersilio Trapanese, “fenomeno” salernitano che ha trovato la strada per rilevare, nella sua fase più precoce, il cancro alla tiroide.

Trapanese, intervistato da La Città, ha raccontato che i suoi esperimenti sono iniziati sulle rane, ma proprio le “povere rane” ad ottobre lo hanno portato a scoprire, su una paziente 58enne di Cava de’ Tirreni, dove opera presso il Centro Medico Metelliano, l’unico caso al mondo di microcarcinoma papillare della tiroide di tipo invasivo con dimensioni molto ridotte, pari a 0,3 centimetri. Una scoperta che in fase di prevenzione può salvare tante vite umane, visto che fino a quel momento la soglia stabilita per scoprire il cancro era di 0,575 centimetri.

«La mia missione è appena iniziata – sostiene Trapanese – la scoperta del black Ink è solo l’inizio di questo cammino. Ci sono diversi mali in questo mondo che non possiamo ancora controllare o sconfiggere ma, dedicando tutta la mia vita alla ricerca, e grazie alla mia fede, continuerò a cercare. La mia condizione di uomo mi offre la certezza che non posso salvare tutte le persone che soffrono o sono condannate da malattie maligne, ma come ricercatore so che posso salvare almeno una vita, oggi».

Non può salvare tutti, ma è riuscito già a salvare la donna (curata prontamente con apposite terapie) sopra citata che, inconsapevolmente, si è ritrovata ad essere protagonista di una scoperta che stravolge la diagnostica tumorale.  «Ricercare, sperimentare, scoprire, conoscere, sapendo che avrei potuto contribuire a salvare vite umane, è una sensazione incredibile, è come sconfiggere l’impossibile. Questa è la mia unica missione nella vita, salvare vite umane, dare speranza e curare orribili malattie», ha concluso Trapanese.


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