Video. Quando i “cori da stadio” non studiano la storia…che ne sanno del colera


Napoli croce e delizia, fonte di ispirazione per odio e maldicenze che si susseguono principalmente negli stadi e a ruota libera in tutti i luoghi di aggregazione. E’ razzismo, è intolleranza, è odio quello che si canta sugli spalti e non semplici “bravate” come molti vogliono farci credere.

Non si tratta di vittimismo, ma di un dato di fatto che offende giorno dopo giorno il popolo napoletano ingiustamente, facendo riferimento a fatti non solo accaduti in passato ma anche documentati poco e male. Si parla di colera, di “napoletani colerosi” (o molto spesso anche terremotati), come se malattie o agenti atmosferici disastrosi, fossero una giusta condizione per offendere e emarginare un popolo. Andare allo stadio ormai e ascoltare cori anti-Napoli, è una consuetudine addirittura quasi lecita, viste le giustificazioni che solitamente si trovano, pur di non punire adeguatamente certi fenomeni.

“Cori da stadio”, così definiscono le offese che ogni maledetta Domenica i napoletani sono costretti ad accollarsi, e invece no, quelle parole in rima non si limitano agli spalti ma entrano nella società, nelle scuole, e non per far sorridere, ma per uccidere lentamente l’identità di chi purtroppo o per fortuna ha origini partenopee.

Pensate davvero che la questione “napoletani colerosi” risalga ad una goliardata da stadio nata all’epoca di Maradona? Credete che il razzismo anti-partenopeo si una condizione che esiste semplicemente da quando il calcio ha occupato buona parte delle discussioni della società odierna? Sbagliato! L’odio razziale verso i napoletani ha origini ben più profonde ed è talmente fitto da offuscare virtù e meriti che la storia napoletana vanta.

Il colera arrivò a Napoli come in altre città europee, ma solo nella città partenopea fu debellato dopo 15-20 giorni, a Barcellona durò 2 anni. Il terremoto dell’80 che rase al suolo molte zone della città, in altri posti avrebbe visto solo rassegnazione e distruzione, a Napoli tutti si sono rimboccati le maniche e sono tornati a vivere.
Napoli è dominata da uno dei vulcani ancora attivi, più belli e maestosi, e dopo l’eruzione che ricoprì di lava la città, sono nati a Napoli e dintorni degli scavi che tutto il mondo ci invidia.

Napoli puzza, Napoli è sporca, a Napoli si ruba. Forse tutto ciò è vero, i napoletani puzzano di dignità, sono sporchi di sogni  e rubano il tempo a chi vorrebbe vederli finiti.
Spesso a parlare è la cattiveria, in altri casi l’invidia, ma i napoletani di una cosa sono certi: quando si innalzano cori come quelli che in ogni partita si ascoltano, a parlare è un’unica cosa, l’ignoranza!

Ecco il video pubblicato da Angelo Forgione, fondatore del “Movimento VANTO”, dove con semplicità e chiarezza viene raccontata l’importanza di non confondere un coro da stadio con un ideale di odio contro un popolo.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=7xfzdzd0YdU&feature=youtu.be[/youtube]


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