Ecco come si vive a Poggioreale: il calvario dei detenuti partenopei


Finire in carcere non dovrebbe significare vivere al limite della dignità umana eppure i detenuti di Poggioreale raccontano una storia diversa, sconosciuta agli occhi della gente. Una realtà crudele e feroce che si svolge proprio nella nostra città, a pochi passi da noi: Una realtà che abbiamo il dovere di denunciare proprio come ha fatto Napolitoday.it  pubblicando il seguente articolo:

“Adriana Tocco, garante dei detenuti della Campania, dopo il caso di Federico Perna, morto nel carcere di Poggioreale, parla di altre denunce per percosse dei detenuti del carcere: ‘‘Spesso sono casi denunciati solo a parole, perchè poi hanno paura di apporre la loro firma alla denuncia vera. Ma segnalazioni sì, ne arrivano”. Lo scorso luglio il garante dei detenuti ha presentato in Procura una denuncia, questa volta firmata da ben 50 detenuti: ”Denunciavano la presenza di topi, sporcizia e anche maltrattamenti”.“

”Il problema è che ogni volta che leggo le loro lettere dove parlano di percosse e poi li incontro di persona – aggiunge il garante – spesso hanno paura e non firmano”. In un carcere, quello di Poggioreale, dove ci sono 2700-2800 detenuti a fronte di una capienza di 1350, Tocco parla anche del caso Perna: ”La famiglia non ci ha mai contattati. Seguiremo il caso, certo. L’aspetto importante è che c’è una indagine della Procura e un’altra interna avviata dal ministero della Giustizia. Speriamo si faccia piena luce”.“


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