‘O pazzariello, ecco uno dei più simpatici e antichi mestieri di Napoli


L’arte di arrangiarsi, a Napoli, è qualcosa che si fa da secoli. Ogni napoletano nel proprio DNA conserva l’attitudine per la suddetta arte e la tramanda di generazione in generazione, anche se i nostri antenati sarebbero pronti a giurare che noi della nuova generazione ci adagiamo sugli allori, giustificando la nostra disoccupazione con la crisi e non con la pigrizia.

Anticamente invece, dire che non si trovava lavoro era impossibile e non perché esisteva il lavoro per tutti, ma perché qualora non ci fosse stato allora si dava spazio alla fantasia e a quella che prima abbiamo definito ‘arte di arrangiarsi’. In molti casi la parola ‘arte‘ descrive esattamente alcuni mestieri che nel tempo hanno caratterizzato la storia popolare della nostra città, uno di questo èo pazzariello.

Per incontrare un pazzariello dobbiamo collocarci nella Napoli di fine Settecento, Ottocento, e metà Novecento, si tratta di un’artista di strada stravagante e burlone che si impegna a divertire i passanti. Attualmente è facile sentir dire ” che è ‘o pazziariello tuojo? “ quando si vuole indicare una persona considerata quasi un giocattolo, un diversivo per far ridere un po’ ma il termine esatto è appunto pazzariello.

Pazzariello, come pazzo, una persona folle, matta che beffa la serietà e regala sorrisi, vestito con abiti vistosi e spesso accompagnato da un’orchestrina. Molte volte il suo compito era quello di impugnare pane e pasta per pubblicizzare le botteghe che lo producevano, un po’ come i ragazzi  che oggi si incontrano fuori ai ristoranti  e negozi alimentari che convincono la clientela a fermasi lì.

Il pazzariello era notoriamente presente anche alle sagre e alle  feste di paese, dove si incaricava di attirare persone per vendere all’asta alcuni oggetti che avrebbero arricchito il ricavato della festa.

Oggi si incontrano tutti i giorni artisti di strada ed ognuno con un talento diverso, ma l’immagine e la simpatia del pazzariello resterà sempre impressa nei cuori di tutti i napoletani che pensando a questo antico mestiere, facilmente ricorderanno Totò nel film “L’Oro di Napoli”, dove appunto interpretava un simpatico e sfavillante pazzariello.


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