Quando la morte diventa arte: un cimitero napoletano fra i più belli d’Italia


Napoli – Se pensiamo ai cimiteri, di certo non li reputiamo dei luoghi piacevoli da visitare o nei quali passeggiare allegramente da bravi turisti. Eppure consultando le guide di grandi città, fra i monumenti da non perdere c’è quasi sempre un importante camposanto. Si tratta di luoghi in cui il tempo si ferma, non solo per i defunti: tombe di secoli ed epoche differenti si susseguono l’una accanto all’altra e, spesso, le ultime dimore venivano commissionate a grandi artisti del tempo, diventando esemplari di bellezza unica.

Si aggiunga, inoltre, che, nonostante quello che insegna “‘a Livella”, le tombe di personaggi storici o famosi attirano tantissimi appassionati e visitatori che vogliono portare un’ultimo omaggio o, più cinicamente, fotografare la lapide storica. Passando avanti alla tomba di Jim Morrison a Parigi o a quella di Karl Marx a Londra ci si rende conto di quanto questo interesse sia grande, rendendo i resti mortali veri e propri attrattori turistici. Anche l’Italia non è da meno: l’Ansa, per la sua rubrica su viaggi e bellezza, ha stilato una lista dei cimiteri italiani più belli.

Alcuni, come quello di Milano ed il Cimitero di Staglieno a Genova sono importanti per i grandi personaggi sepolti al loro interno, da Manzoni a De Andrè; altri, come il Cimitero di San Michele a Venezia o quello delle Porte Sante di Firenze, per la bellezza delle strutture e delle tombe. Fra questi, però, c’è un cimitero che pur senza morti VIP e senza colossali mausolei barocchi riesce a stupire per atmosfera ed unicità. Parliamo, ovviamente, del Cimitero delle Fontanelle di Napoli, a Rione Sanità.

La sua storia, le tradizioni ad esso legate e le leggende sulle povere ossa conservate al suo interno gli hanno fatto guadagnare il posto fra i più bei cimiteri italiani. Un vero e proprio monumento alla morte, al rispetto per i defunti e alla cultura di un popolo intero che, ogni anno, attira turisti da ogni parte del mondo. Oltre a quelli già nominati, nella lista figurano anche il Sant’Orsola di Palermo, che ospita anche le spoglie di Giovanni Falcone, il Gran Camposanto di Messina e l’Acattolico di Roma.


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