Biglietti Champions/ Un anno dopo aumentano tutti i settori, solo la Curva costa meno


A sei mesi di distanza da quel 7 marzo di Napoli-Real Madrid, torna la Champions League al San Paolo. L’avversario di turno sarà il Feyenoord. Contro gli olandesi occorre vincere per rimettersi in carreggiata dopo la sconfitta in terra Ucraina contro lo Shakhar Donetsk.

Da lunedì 18 saranno in vendita i biglietti per una partita che dovrà rilanciare le ambizioni europee degli azzurri. Dando una sbirciata ai prezzi, colpisce la sostanziale differenza dei costi rispetto alla prima nel girone dello scorso anno con il Benfica. 

Tutti i settori subiscono un sensibile rincaro, solo le curve usufruiscono di una lieve diminuzione passando dai 40 euro ai 35. La tribuna d’onore passa dai 100 ai 150 euro, la Nisida dai dai 65 agli 80, la Family dai 20 ai 35 per l’adulto mentre rimane invariato il prezzo di 5 euro per il minore accompagnato. Anche i Distinti, settore molto frequentato, rincarano dai 50 ai 60 euro.

Prezzi mai così alti anche se confrontati con le altre due partite della fase a gironi della passata edizione. Contro il Besiktas e la Dinamo Kiev le Curve costavano 30/35 (35 per i non abbonati) e 20 con gli ucraini; i Distinti 40/45 (45 per i non abbonati) e 40. La Nidisa 50/55 (55 per i non abbonati) e 60.

Un rincaro sostanziale che sfavorisce i cosiddetti occasionali, mentre concede un piccolo beneficio a coloro che solitamente occupano il settore popolare della Curva, lo zoccolo duro del tifo partenopeo. La situazione consolida l’idea del presidente rispetto al suo rapporto con i tifosi visti come dei clienti che pagano per il singolo spettacolo e potrebbero non rimettere piede nell’arena sportiva. Una strategia che non è sicuramente volta alla fidelizzazione del tifoso.


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