Covid, nuova variante con 32 mutazioni. Gli esperti: “Una delle peggiori viste finora”


Il National Insitute for Communicable Diseas (NICD), una divisione del National Health Laboratory Service, ha confermato la presenza di una nuova variante Covid, la B.1.1.529, che si sarebbe originata in Sudafrica per poi diffondersi in poco tempo.

Nuova variante covid rilevata in Sudafrica: ha 32 mutazioni

Nel Paese sono state registrate diverse positività ma man mano che proseguono le attività di sequenziamento il numero di casi continua ad aumentare. L’area più colpita è quella del Guateng con tassi di positività decisamente in salita. Il rischio, come già rilevato per ulteriori varianti, si lega alla possibile diffusione incontrollata della mutazione. Il dott. Tom Peacock, virologo dell’Imperial Collage, aveva già posto l’accento su una serie di sequenze, probabilmente collegate ai cluster rilevati in Africa, isolate in Francia e in Italia.

La variante, rilevata per la prima volta in Botswana, ha 32 mutazioni nella proteina Spike, un numero elevato che va a superare quello totale dei ceppi Delta e Beta analizzati insieme. Alcune mutazioni della B.1.1.528 non erano mai state rilevate finora, altre invece sono già note e potrebbero determinare una maggior trasmissibilità oltre a rendere la variante resistente al vaccino. Tuttavia per ottenere informazioni certe su conseguenze del genere bisognerà attendere i risultati degli studi di laboratorio avviati.

I funzionari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) assegneranno un nome greco alla variante, come già avvenuto per le altre, che al momento sembra essere “Nu”. La positività al nuovo ceppo può essere rilevata già attraverso test PCR, dunque i classici tamponi.

La dottoressa Michelle Groome, a capo della divisione di sorveglianza e salute pubblica del NICD, ha dichiarato: “Il rispetto individuale delle misure preventive può avere un grande impatto collettivo nel limitare la diffusione della nuova variante”.

Per gli esperti, stando a quanto rende noto l’Agi, si tratta di “una delle varianti peggiori viste finora” sia per l’elevato numero di mutazioni, che incrementerebbero il livello di trasmissibilità, che per la probabile capacità di sfuggire ai vaccini ed eludere le difese immunitarie. Intanto Gran Bretagna, Israele e Italia hanno già bloccato i voli provenienti dal Sudafrica e presto altri Paesi potrebbero seguirne l’esempio.


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