Napoli, minaccia i soccorritori con un fucile per decidere l’ospedale del padre

Immagine di repertorio


Momenti di terrore nella serata di ieri, intorno alle 20:40, in via Taddeo da Sessa, nel quartiere Gianturco di Napoli. Un equipaggio del 118 proveniente da Miano è stato minacciato con un fucile da un uomo che pretendeva che il padre, colto da un malore, fosse trasportato in un ospedale da lui scelto.

Il personale sanitario era intervenuto presso un autolavaggio in seguito a una segnalazione di dolore toracico. Sul posto, oltre al paziente, era presente il figlio, che si è presentato come infermiere dell’Ospedale Monaldi e ha immediatamente chiesto che il padre fosse trasferito al Policlinico.

Gli operatori hanno spiegato che la destinazione dell’ambulanza non viene decisa dal personale a bordo, ma dalla centrale operativa, in base alla gravità del caso e alla disponibilità degli ospedali. Di fronte al rifiuto, l’uomo si è allontanato per pochi istanti, rientrando subito dopo con un fucile, che ha puntato contro l’autista del mezzo, minacciando:
“O lo porti al Policlinico o vi ammazzo.”

Sotto la minaccia dell’arma, l’equipaggio ha caricato il paziente sull’ambulanza e ha preso la direzione dell’Ospedale del Mare, in continuo contatto con la centrale operativa che, nel frattempo, aveva allertato le forze dell’ordine.

All’arrivo al pronto soccorso, gli agenti di polizia erano già sul posto: l’aggressore è stato arrestato e portato via in stato di fermo. Il paziente, intanto, è stato preso in carico dai medici.

Sono in corso accertamenti sull’identità dell’uomo e sull’arma utilizzata, che si sospetta possa essere un fucile ad aria compressa. Fortunatamente, nessuno dei sanitari ha riportato ferite.


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