West Nile, come proteggere i bimbi. Primario Santobono: “Ecco quando evitare di uscire”

Foto iznsvenezie


Il dottor Vincenzo Tipo, direttore della UOC Pediatria d’Urgenza, PS e Terapia Sub-Intensiva del Santobono di Napoli, è intervenuto per fornire una serie di raccomandazioni ai genitori per proteggere i bambini dal West Nile, il cosiddetto virus delle zanzare.

Santobono, West Nile: come proteggere i bambini dalle zanzare

Innanzitutto bisogna specificare che il West Nile, trasmesso dalle zanzare (e non da uomo a uomo), nella maggior parte dei casi tende a risolversi spontaneamente, senza arrecare alcun problema. Soltanto in circostanze rare può condurre a complicazioni o addirittura alla morte ma generalmente ciò avviene per pazienti già affetti da patologie pregresse o particolarmente anziani.

La malattia West Nile fa parte delle cosiddette arbovirosi, cioè una malattia virale che viene trasmessa attraverso la puntura di un insetto, nella fattispecie la zanzara. La zanzara è un vettore che praticamente prende il virus dall’uccello, che di solito è il serbatoio virale, e lo trasmette attraverso la puntura all’uomo o al cavallo, che sono gli ospiti finali e in questi si manifesta una malattia” – ha spiegato il dottor Tipo.

“Per quanto riguarda l’uomo, la malattia di West Nile decorre nell’80% dei casi in modo asintomatico o paucisintomatico, nel senso che ci può essere nulla o al massimo una lieve infezione virale che simula molto l’influenza, della durata di 24/48 ore. Soltanto in una piccolissima percentuale di casi questa malattia diventa più aggressiva e nel meno dell’1% dei casi, invece, coinvolge il sistema nervoso provocando una vera e propria meningoencefalite”.

Nei bambini la malattia è veramente poco pericolosa, non abbiamo assolutamente nessun caso al momento di forme un poco più aggressive che hanno riguardato i bambini. Generalmente queste forme hanno riguardato fino a questo momento le persone fragili, gli anziani e soprattutto quelli con problemi di tipo immunitario”.

Non esiste un vaccino e quindi bisogna essenzialmente cercare di evitare la puntura dell’insetto. A parte le opere di bonifica pubbliche, che fanno parte della sanità pubblica, ognugno di noi deve avere delle piccole accortezze. Innanzitutto cercando di evitare di avere in casa dei sottovasi in cui c’è ristagno di acqua, così come mettere delle zanzariere alle finestre per evitare l’ingresso in casa di questi insetti”.

Ma soprattutto bisogna cercare di evitare di uscire nelle ore particolari della giornata. Le zanzare sono molto attive nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio, prima del tramonto. In queste due fasce orarie è utile tenere i bambini molto piccoli protetti da una zanzariera da mettere alla culletta o al passeggino, se invece sono più grandi bisogna proteggerli con repellenti a base di icaridina che vanno applicati sulla pelle”.

“Questa malattia al momento è tenuta molto bene, sotto controllo ma attenzionata. Non ci sono, se non in casi molto rari e isolati, manifestazioni importanti ma soprattutto non abbiamo nessuna segnalazione di bambini coinvolti“.

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