Meloni a Caserta tra selfie e contestazioni: “Reddito di cittadinanza? Io sono per aiutare fragili e anziani”


Bagno di folla a Caserta per la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Tantissime le persone scese in piazza per acclamare chi secondo i sondaggi è la favorita alle prossime elezioni del 25 settembre. In Campania sono tanti i nomi dei candidati tra ex ministri e volti noti e anche il partito della Meloni spera di sfondare al Sud.

Meloni a Caserta tra applausi e contestazione

Ieri c’è stata qualche contestazione e chi ha riempito di fischi la leader di Fratelli d’Italia che non si è lasciata intimorire ma anzi è passata al contrattacco spiegando come questi disordini siano stati creati ad arte:

In nessuna democrazia evoluta l’unica opposizione al Governo è oggetto di sistematici attacchi da parte di Ministri, cariche istituzionali e grandi media. E, soprattutto, in nessuna democrazia occidentale il Governo consente scientificamente provocazioni che potrebbero facilmente sfociare in disordini – durante la campagna elettorale – nelle manifestazioni politiche dell’opposizione. Questa gente parla di Europa, ma il loro modello è il regime di Ceaușescu. Non ci facciamo intimidire da chi odia la libertà e la sovranità popolare“.

La Meloni sul reddito di cittadinanza

Argomento caldo in questa campagna elettorale è il reddito di cittadinanza. Il Movimento 5 stelle e Impegno Civico hanno ribadito la volontà di mantenere questo sussidio. Di parere diverso è stata la Meloni che in un video sul suo profilo Facebook spiega:

Dicono che Fratelli d’Italia voglia colpire i poveri e i bisognosi perché siamo contro il reddito di cittadinanza. Lo dicono ricchi individui in abiti costosi, professoroni che non sono mai usciti dai quartieri bene delle grandi città, lo dicono artisti plurimilionari dai loro jet privati. Lo dicono a noi di Fratelli d’Italia che qualcosa sulla povertà, sulle periferie, sulla durezza della vita lo abbiamo imparato sulla nostra pelle, non nelle dissertazioni dei salotti guardando qualche documentario. Sappiamo bene cosa sia la povertà e per questo vogliamo combatterla e diciamo che il reddito di cittadinanza è una misura sbagliata perché mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi non può farlo, chi ha bisogno di assistenza e chi ha bisogno di un posto di lavoro. I 9 miliardi di euro destinati al reddito possano essere spesi molto meglio. Tralasciando gli scandali, le truffe, i controlli mancati. 

Noi vogliamo continuare a proteggere i più fragili, attenere un sistema di tutela come quello del reddito anche aumentandolo rendendolo più dignitoso. Penso ai pensionati, over 60, invalidi, alle famiglie senza reddito con minori a carico. Per chi le cose devono cambiare sono quelle tra i 18  i 59 anni e possono lavorare, circa il 50% dei percettori. Nessuno ha trovato lavoro grazie ai mitologici navigator, queste persone con noi saranno aiutate a trovare lavoro. Per chi conosce la povertà sa che per combatterla bisogna sconfiggere le cause che lo generano. Abbiamo ingenti risorse, 28 milioni di euro, oltre gli 8 che non abbiamo usato per trovare lavoro. Serve un corso di formazione con forti prospettive di assunzione. Questa è la differenza tra il partito serio e quelle forze politiche che vogliono tenere gli italiani sotto il ricatto dell’assistenzialismo di stato e chiedere il voto alle elezioni“.


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